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Thumbnail CITTA' DEL VATICANO: Il Papa nomina mons. Caiazzo vescovo di Cesena-Sarsina | VIDEO

CITTA' DEL VATICANO: Il Papa nomina mons. Caiazzo vescovo di Cesena-Sarsina | VIDEO

Il Papa ha nominato vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina, con il titolo di arcivescovo ad personam, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, trasferendolo dall'arcidiocesi di Matera-Irsina e dalla diocesi di Tricarico, finora unite in 'persona episcopi'. Mons. Caiazzo prende il posto di mons. Douglas Regattieri che ha compiuto 75 anni. LE PAROLE DEL SINDACO LATTUCA “Questa mattina, in Duomo, S. E. Mons. Douglas Regattieri ha annunciato che papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Cesena-Sarsina da lui presentata nominando vescovo della Diocesi, con il titolo di Arcivescovo ad personam, S.E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, trasferendolo dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina e dalla Diocesi di Tricarico. Siamo grati al nostro vescovo uscente, da oggi Amministratore apostolico, monsignor. Regattieri per aver guidato la nostra comunità cattolica cesenate dal 2010 ad oggi e per la piena collaborazione che ha reso possibile una fruttuosa relazione tra il Comune e la Diocesi in anni complicati caratterizzati dalla pandemia, da nuovi conflitti, che hanno portato nella nostra città diverse famiglie di profughi a cui abbiamo assicurato piena accoglienza e integrazione, e dall’alluvione. Siamo ora felici di prepararci all’arrivo del Vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, il quale ci viene presentato come persona particolarmente interessato agli ultimi e ai giovani, ai quali ha già dato appuntamento in vista del suo insediamento, e ai problemi sociali e il lavoro, tematiche per noi centrali. Esprimo sin d’ora tutta la nostra disponibilità a rinnovare la collaborazione, necessaria per poter rispondere degnamente e concretamente ai bisogni della comunità di Cesena”.

Thumbnail ROMAGNA: Allarme calzaturiero, nel 2024 indicatori negativi | VIDEO

ROMAGNA: Allarme calzaturiero, nel 2024 indicatori negativi | VIDEO

I numeri ci dicono come il 2024 sia stato in picchiata per il comparto calzaturiero del nostro Paese, secondo il report di Confindustria per Assocalzaturifici tutti gli indicatori presi in esame per accertare lo stato di salute del settore sono stati negativi a partire dall’export con un -9,2%, e la forte riduzione degli ordinativi ha avuto ripercussioni sia sull’attività produttiva, - 18,9%, sia sul fatturato -9,7 %. Non ha fatto eccezione il polo calzaturiero in Romagna che aveva già lanciato un grido di allarme negli ultimi mesi del 2023, crisi che poi è continuata per tutto il 2024. Sicuramente i vari conflitti in atto sia sul fronte russo-ucraino che su quello medio orientale hanno inciso sull’andamento del mercato calzaturiero ma non solo, un mercato in sofferenza per la crescita delle materie prime e dei costi dell’energia e probabilmente anche per il cambiamento dei gusti delle persone e in particolare di quello delle giovani generazioni. Il comparto attende un’inversione di tendenza nel secondo semestre di quest’anno. Un distretto quello calzaturiero strategico, un’eccellenza manifatturiera per il territorio, che deve allora resistere e sperare nel sostegno anche delle istituzioni.


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