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RAVENNA: Omicidio Battaglia, una coltellata al cuore con una lama di 15cm | VIDEO

CRONACA - Un solo fendente, sferrato tra la sesta e la settima costola con una lama di 15 centimetri, ha raggiunto il cuore e ucciso il 47enne Christian Battaglia mercoledì notte a Ravenna. Lo riferisce l’autopsia effettuata sul corpo della vittima, uccisa dal  62enne Mario Antonio Iadicicco al margine di una discussione. La vittima aveva un tasso alcolemico di quasi 3 g/l, un valore molto elevato e quasi da coma etilico. Intanto, come si legge sulle pagine dei quotidiani locali, per l’accoltellatore rimane la misura cautelare in carcere, come richiesto dal pubblico ministero Stefano Stargiotti. Alla base della tragedia sarebbero confermati i futili motivi, ovvero una discussione nata in piazza Baracca e che oltre alla vittima e all’accusato di omicidio, ha visto protagonista  il coinquilino di Iadicicco, il tunisino Naceur. E proprio quest’ultimo, secondo la ricostruzione della tragedia, avrebbe iniziato a scherzare con il 47enne, attribuendogli epiteti non graditi e dalle parole sarebbero passati alle mani. Per placare la rissa sono arrivate le forze dell’ordine e tutto sembrava tornato alla normalità fino a quando la vittima si è presentata nell’abitazione del 62enne e la discussione questa volta è sfociata nella coltellata fatale.

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BOLOGNA: 15enne si getta nel fiume, soccorsa e salvata

CRONACA - Una ragazza di 15 anni si è gettata da un ponte sabato, al confine tra Bologna e San Lazzaro di Savena, ed è stata soccorsa e salvata nel fiume dall'intervento di carabinieri e vigili del fuoco. Come riferisce la stampa locale, la ragazzina, dopo che il padre l'aveva accompagnata in macchina e lasciata all'ingresso della scuola, si è diretta verso il ponte di via Dozza. Intanto ha mandato un messaggio ad una compagna, dicendo che voleva farla finita. L'amica ha avvisato il padre, che ha geolocalizzato la figlia grazie al telefonino. L'uomo ha raggiunto il ponte e ha chiamato i carabinieri. I militari sono riusciti a raggiungere la ragazza a nuoto, viva e cosciente, seppur in condizioni preoccupanti. La giovane è stata allora riscaldata, messa su una barella dai vigili del fuoco e portata dal 118 all'ospedale Maggiore. Se l'è cavata con fratture e contusioni, oltre allo choc. Del fatto è stata informata la Procura per i minorenni.

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FORLI': Maglietta Auschwitzland, sentenza annullata e processo da rifare

CRONACA - Sentenza annullata senza rinvio e se la Procura di Forlì lo vorrà, potrà eventualmente rifare tutto da capo. E’questo un nuovo sviluppo della vicenda legata alla maglietta con la scritta ’Auschwitzland’  indossata da Selene Ticchi il 28 ottobre del 2018 durante la visita a Predappio in occasione dell’anniversario della marcia su Roma. Come si legge sulle pagine del Resto del Carlino, secondo la Suprema Corte, il fatto è diverso da come contestato dalla Procura e dai giudici di primo grado. In sostanza quella della Ticchi non fu un’incitazione alla discriminazione ma un incitamento fondato sulla negazione, sulla minimizzazione in modo grave o sull’apologia della Shoah. La Procura di Forlì dovrà decidere se riaprire o meno un fascicolo contro la ex esponente di Forza Nuova.

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FORLI': Cade in MTB sul sentiero di montagna, recuperato dal Soccorso Alpino | FOTO

CRONACA - Un 47enne residente a Sant'Arcangelo, nel Riminese, sabato pomeriggio si trovava in un gruppo di una quindicina di ciclisti sul sentiero 273 che dalla zona di Camposonaldo (comune di Santa Sofia, FC) porta a località Pettola (comune di Galeata). L'uomo, dopo aver perso il controllo della MTB, è caduto a terra riportando una sospetta frattura alla clavicola e ha accusato un forte dolore all'addome. I compagni hanno subito chiamato la centrale operativa 118 che ha attivato il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna stazione monte Falco. Sul posto si sono recate tre squadre territoriali. I volontari della stazione monte Falco hanno raggiunto il paziente insieme al personale dell'ambulanza di S.Sofia ed è stata richiesta l'attivazione di EliPavullo per il trasporto in ospedale dell'infortunato. Il personale sanitario ha stabilizzato il paziente e i volontari del Soccorso Alpino l'hanno trasportato all'elisoccorso, atterrato a circa un centinaio di metri dal luogo dell'incidente. Il 47enne è stato elitrasportato al Trauma center di Cesena per i controlli del caso

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CALCIO: Il Rimini spegne le fiamme e anche il Perugia, è 2-2 al "Neri" | VIDEO

SPORT - Tra Rimini e Perugia vince solo l'inciviltà: come giustificare, altrimenti, la necessità di sospendere la partita per il lancio di un fumogeno dal settore occupato dai tifosi umbri che causa l'incendio del materassino dedicato all'atletica leggera, costringendo gli inservienti a operare delle pericolose operazioni di contenimento delle fiamme con estintori e le pompe di irrigazione del campo, fino all'inevitabile decisione presa dall'arbitro Scarpa di sospendere la partita per permettere l'arrivo allo stadio "Neri" dei vigili del fuoco? Un inconveniente a dir poco evitabile, per non dire assolutamente deprecabile, che ha causato un'interruzione del match lunga quasi venti minuti, prima che le due squadre potessero tornare in campo. In precedenza erano stati proprio gli ospiti a capitalizzare una partenza lanciata trovando per primi la via del gol: è l'11' quando Kouan entra in area di prepotenza e non dà scampo a Colombo per il vantaggio del Perugia. La ripresa delle operazioni è però soft per il grifone e Lamesta ne approfitta da par suo: tiro a giro, deviazione che mette fuori causa Adamonis e si ricomincia da capo col Rimini che viaggia col vento in poppa, Capanni sfiora anche l'immediato sorpasso con un diagonale di poco out, Morra libera un destro violento che Adamonis neutralizza con grande affanno in corner. Il Perugia impiega almeno dieci minuti per scuotersi, Matos va vicino al gol con un tiro deviato, Kouan spara a salve dalla distanza, poi Morra spreca malamente una grande occasione in contropiede. La dura legge del gol allora punisce il Rimini perché Bartolomei si inventa un gran destro da distanza siderale che coglie impreparato Colombo e il Perugia torna improvvisamente avanti. A chiudere il primo tempo è poi un altro bolide, quello di Matos, che si spegne sul fondo.  Nella ripresa i ritmi della partita si abbassano inevitabilmente e il Rimini ne beneficia: complici anche i cambi, la squadra di Raimondi si rianima e trova al 71' anche il gol del pareggio con la deviazione sottomisura neoentrato Ubaldi. Si gioca ormai sul filo del rasoio, al 90' è Cernigoi ad avere sul sinistro la palla del sorpasso ma Adamonis si oppone da par suo, Ubaldi ci prova due minuti più tardi ma sbaglia la propria mira e allora i biancorossi chiudono la loro maratona con un pareggio sul 2-2 col Perugia.

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