Cronaca

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RAVENNA: Pestaggio in stazione su due minorenni, denunciati 4 giovani

La Polfer di Ravenna ha identificato e denunciato quattro ragazzi sospettati di avere aggredito e picchiato nel pomeriggio del 14 aprile scorso, un lunedì, due 17enni all'interno della stazione ferroviaria della città romagnola. Si tratta di tre minorenni e di un 18enne già noti alle forze dell'ordine per episodi analoghi.Secondo le verifiche dei poliziotti, i due erano stati presi di mira, per futili motivi, da un gruppo di coetanei: dopo essere stati circondati, erano stati colpiti più volte con calci e pugni. Le loro urla avevano richiamato l'attenzione degli agenti della Polfer i quali, anche grazie all'ausilio dei colleghi delle volanti, avevano prestato le prime cure e raccolto le prime testimonianze. Dopo l'intervento degli operatori del 118, la Polfer, grazie alle immagini a circuito chiuso dei sistemi di videosorveglianza presenti in area stazione, aveva in breve ricostruito i fatti: dalle verifiche secondo gli inquirenti è emersa la condotta organizzata dal gruppo di aggressori: dopo essersi scambiati cenni di intesa tra loro, si erano scagliati contro i due ragazzi cagionando lesioni per prognosi di cinque e trenta giorni

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BOLOGNA: Omicidio Barca, disposta autopsia e analisi dei cellulari | VIDEO

Disposta l’autopsia sul corpo di Eddine Bader Essefi, il 19enne ucciso la sera del 25 aprile in zona Barca, a Bologna, e l’analisi dei telefoni cellulare dei due soggetti fermati al momento con l’accusa di omicidio preterintenzionale Sarà il medico legale Guido Pelletti, docente universitario e già coinvolto per altri fatti gravi di cronaca bolognese, dall’omicidio della vigilessa Sofia Stefani al femminicidio di Alessandra Matteuzzi, fino all’avvelenamento di moglie e suocera dell’ex medico della Virtus, Giampaolo Amato, l’esperto incaricato dal pm Andrea De Feis, per l’autopsia sul corpo di Eddine Bader Essefi, il 19enne morto la sera del 25 aprile in zona Barca, a Bologna. Mentre sul luogo della tragedia, tra via Buozzi e via Colombi, continua il pellegrinaggio di residenti sconvolti e di amici della giovanissima vittima per lasciare fiori e messaggi, restano a piede libero i due soggetti indagati con l’accusa di omicidio preterintenzionale, un 31enne di origine napoletana e un 29enne nordafricano, cognati tra di loro e già noti alle forze dell’ordine, coi quali ci sarebbe stato un diverbio prima dell’aggressione. Spinte, percosse o una caduta con un violento colpo alla testa contro un marciapiede: diverse le ipotesi alle quali si cercherà di dare conferma tramite l’esame autoptico, che potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle indagini, così come l’analisi dei telefoni cellulari dei due fermati. L’obiettivo è provare a capire tramite chat e messaggi se si sia trattato di un regolamento di conti. Intanto, da alcune testimonianze, emerge che tra loro e la vittima ci fosse solo una conoscenza di vista, ma anche questo è da appurare, così come molti altri punti poco chiari attorno a questa vicenda. Intanto il nucleo investigativo dei carabinieri sta andando avanti nel suo lavoro, visionando le immagini di telecamere presenti e cercando eventuali altri testimoni. Sarà risentita anche la fidanzata 15enne di Bader, la prima ad aver raccontato di una lite, a quanto risulta al momento per futili motivi, sfociata in aggressione, alla quale però la giovane non avrebbe assistito. Gli investigatori dovranno inoltre approfondire anche la questione del denaro, di cui la ragazzina avrebbe sentito parlare al momento dell’incontro con i due aggressori, ma non riportata inizialmente.


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