12 FEBBRAIO 2024

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12 FEBBRAIO 2024 - 15:21


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RAVENNA: L'utile consolidato della Cassa è di 41,5 milioni

Si è chiuso con un utile netto consolidato di 41,5 milioni in crescita del 27,74% sul 2022, "un risultato mai raggiunto in precedenza", l'esercizio 2023 del Gruppo Cassa di Ravenna, presieduto da Antonio Patuelli il cui cda ha proposta la distribuzione di un dividendo nella forma di una azione ogni 30 possedute o, a richiesta, in contanti, di 51 centesimi per azione con un incremento del 15,91% sul 2022. L'utile netto dell'operatività corrente della sola capogruppo Cassa di Ravenna è stato di 32,052 milioni con un incremento del 14,21%. La raccolta diretta, spiega una nota dell'istituto ravennate si è attestata 4.809 milioni (+3,1%), la raccolta indiretta a 5.454 milioni di euro (+6,6%) mentre gli impieghi sono ammontati a 3.283 milioni in calo del 2,5%, "risentendo della riduzione della domanda". Guardando ai coefficienti patrimoniali il CET 1 Ratio della Cassa è risultato pari al 20,49% e di Gruppo al 16,04%. Il Total Capital Ratio è cresciuto per la Cassa al 21,83% e per il Gruppo al 17,58% Nel bilancio consolidato del Gruppo Cassa, il margine d'interesse è risultato pari a 127 milioni (+4,7%), le commissioni nette a 90,1 milioni (+2,9%), il margine di intermediazione a 221,3 milioni (+2,4%), le rettifiche di valore e gli accantonamenti per rischio di credito a 25,8 milioni di euro (-26,9%). Sempre nel bilancio consolidato il totale della raccolta diretta è stato di 6.829 milioni (+3,56%), la raccolta indiretta di 7.646 milioni di euro (+7,17%) mentre gli impieghi a famiglie e imprese sono ammontati a 4.170 milioni di euro (-4,66%). Il totale di tutti i crediti deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) è del 2,1% del totale degli impieghi netti.




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RAVENNA: Porto, traffico in aumento ma rischio declassamento | VIDEO

Il 2025 è iniziato bene per il porto di Ravenna che vede aumentare il traffico di merci e persone. Sul futuro però pesa l’incertezza sui dazi e il declassamento che potrebbe scattare a maggio. +7,6% a gennaio, con un aumento stimato a febbraio del +0,7%. Comincia bene l’anno per il porto di Ravenna, che registra numeri in positivo in tutti i settori, dalle merci al trasporto di persone. “I nostri settori trainanti stanno ottenendo buoni risultati” è stato il commento della presidente dell’Autorità Portuale, Maria Petrosino, che però ha sottolineato come i dubbi sui dazi, che potrebbero essere imposti dagli Stati Uniti, gettino un’ombra di incertezza sul prossimo futuro. A breve, inoltre, un’altra spada di Damocle potrebbe abbattersi sulla struttura: quella del declassamento. Proprio per questo, il sindaco in pectore di Ravenna, Sbaraglia, ha incontrato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, esprimendo le sue preoccupazioni. Ad interessarsi alla questione anche il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, in visita pochi giorni fa: “Ho chiesto rassicurazioni. Mi è stato detto che arriverà altro organico e che alcuni servizi non verranno tagliati, anzi verranno potenziati. Tuttavia, mi piacerebbe condividere una prospettiva e capire le motivazioni che hanno portato alla riorganizzazione dell’impianto delle dogane nei porti italiani”. "Il porto non verrà penalizzato", replica l’Agenzia delle Dogane. Anzi, grazie alla riorganizzazione, il personale di servizio passerà da 63 a 72 unità. Nei prossimi giorni è previsto un incontro, si spera chiarificatore, con il direttore dell’Agenzia, Roberto Alesse.