CALCIO: Il Cesena è finalmente una sentenza anche in trasferta | VIDEO
Vincere e convincere sono due verbi che insieme, il Cesena, lontano dal Manuzzi, non coniugava da un anno, quando il Cavalluccio da viaggio era una sentenza, ma al piano inferiore. Al piano superiore, invece, il segno 2 è uscito per la prima volta al Tombolato di Cittadella, dove i bianconeri di Mignani hanno cancellato l'unico zero che cominciava a pesare. Lo hanno fatto dopo aver lavorato ai fianchi un Citta modesto ma solido, controllato perfettamente da Prestia e compagni, che hanno poi colpito inesorabili in un secondo tempo ai confini della perfezione e che conferma la Romagna bianconera al quarto posto in classifica. A stappare la partita ci pensa Adamo che, liberato da Calò, chiama Kastrati alla prima parata del pomeriggio. Il Cesena è sontuoso quando coinvolge i suoi tenori. Proprio come al minuto 14, quando Antonucci e Berti liberano Shpendi, sul quale miracoleggia nuovamente Kastrati. Il Citta mastica un calcio conservativo e non spaventa mai il Cavalluccio, che al 29' sfiora lo 0-1 con Bastoni, murato da Kastrati, e al 34' con Shpendi, per una volta impreciso al poligono di tiro. Prima del riposo ci pensa Ciofi a sfiorare il vantaggio, ma il suo colpo di testa sbatte su Carissoni e soprattutto su Antonucci, che tiene involontariamente in vita i suoi ex compagni. Nel secondo tempo non c'è più storia. Quando il Cesena prende velocità, decolla. E segna. Calò serve alla mano Bastoni, che replica il gol realizzato al Manuzzi contro il Modena: 0-1. Poi sale in cattedra Antonucci, che si procura un rigore solare scherzando Salvi con un sombrero volante. Dal dischetto Shpendi vince il derby albanese con Kastrati. Il Citta ha un sussulto con Cassano, che accorcia in mischia, ma il Var cancella tutto per un evidente fuorigioco di Tessiore. E' molto meno evidente, per non dire misterioso, il fuorigioco fischiato a Cristian e che annulla lo 0-3 del gemello dopo 3 minuti di attesa. Tartassato dal Var e non certo dai difensori avversari, che non lo prendono mai, Shpendi mette a sedere mezzo Cittadella e sfiora il gol dell'anno, ma Salvi tiene fede al proprio cognome e, appunto, salva, prima di farsi cacciare per doppio giallo in un finale che fa esplodere gli oltre mille tifosi del Cesena al seguito. Mai così contenti. E, soprattutto, mai così in alto.
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