5 OTTOBRE 2024

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5 OTTOBRE 2024 - 18:40


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CALCIO: Cesena mai così in difficoltà, il Pisa domina e vince | VIDEO

Per la prima volta bocciato. Senza appello. E su tutta la linea. La terza sconfitta stagionale del Cesena è ben diversa dalle altre due. Se contro Sassuolo e Spezia il Cavalluccio era uscito dal campo con un abbondante carico di applausi e soprattutto di rimpianti, il 3-1 che esce sulla ruota di Pisa fotografa fedelmente una partita che il Cesena perde meritatamente, pagando a caro prezzo un primo tempo negativo e i soliti due nei che all'Arena Garibaldi fanno tutta la differenza del mondo: le imbucate centrali e le palle inattive. E dire che la partita contro la capolista comincia pure bene: Ciofi trova Shpendi, che anzichè servire Kargbo liberissimo a centroarea, calcia in diagonale trovando il piedone di Semper. Al 19', invece, il piedone lo mette Pisseri, che salva il Cesena sul tocco sporco di Arena. Ma, come diceva una vecchia pubblicità, sempre un po' di più, Arena ti dà. Minuto 23: l'ex Gubbio manda in porta Lind, che brucia Ceesay e batte Pisseri, tradito anche da una sfortunata deviazione di Mangraviti. L'1-0 indirizza la partita, che diventa un monologo pisano. Al 37' altra crepa centrale: Arena questa volta trova Piccinini, murato da un miracoloso Pisseri. Ma sul calcio d'angolo il Cesena è per l'ennesima volta morbido e recidivo: nessuno riesce ad allontanare il pallone, Pisseri mette la prolunga, ma Canestrelli fa 2-0 bruciando tutti. Nel secondo tempo Mignani sceglie Donnarumma per Celia, ma proprio l'ex Cittadella è lo sfortunato protagonista dell'autorete che chiude a chiave la partita. Sul cross innocuo di Tourè, Donnarumma la sfiora, la palla sbatte sul palo ed entra. Tre a zero. Il Cesena ci prova con Berti e Tavsan, poi tocca anche a Van Hooijdonk, ma il copione non cambia mai. Al 69' Berti alza troppo da fuori, mentre al 76' il Cavalluccio accorcia con il Pisa già in doccia: colpo di testa di Mangraviti, parata difettosa di Semper e tocco rapinoso di Prestia da due passi. Partita riaperta? Neanche per sogno. All'Arena Garibaldi finisce 3-1 e per la prima volta, sul pullman di ritorno, non c'è spazio per alcun rimpianto.




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BASKET: Fortitudo, arrivano le dimissioni del presidente Stefano Tedeschi

Il momento ricco di turbolenze che sta vivendo la Fortitudo ha lasciato il segno più del previsto in casa biancoblù: sono infatti arrivate le dimissioni del presidente del club bolognese, Stefano Tedeschi, che ha affidato il proprio messaggio di commiato a un lungo comunicato: "Dall’estate 2023 - si legge - sono stato incaricato di ricoprire il ruolo di presidente di questo Club che amo fin da ragazzo, dovendo metterci sempre la faccia in prima persona, sia nelle situazioni che – ad oggi – hanno comportato onori, sia in quelle che hanno comportato oneri. Ho sempre voluto condividere questa quotidianità con tutti i Soci in maniera rispettosa e trasparente, ponendomi come imperativo quello di privilegiare i fatti alle parole e alla visibilità. E al netto degli importanti e gratificanti risultati già ottenuti in questi 16 mesi dal punto di vista societario, mi sono sempre impegnato (nelle mie rare esternazioni pubbliche) a garantire a tutti i tifosi della nostra amata Effe, che riempiono ogni anno il PalaDozza a prescindere dalla categoria e costituiscono il patrimonio più inestimabile di questo Club, che quantomeno sotto l’aspetto del carattere e dell’animus pugnandi, non avremmo mai assistito a partite prive di questi requisiti minimi. Perché ogni giorno – per chi lavora per questo Club e ne difende simbolo e colori – c’è una storia da onorare e un popolo da rispettare, che merita – a sua volta – che vengano perseguiti anche obiettivi sportivi che non possono coincidere con ciò a cui abbiamo assistito in questo primo scorcio di stagione. Si possono vincere e si possono perdere delle partite anche di 30 o più punti (è la legge dello sport ed è già accaduto anche negli ultimi anni) ma non così. Non in questo modo. Non sono un ‘tecnico’ e (pur seguendo il basket da più di 50 anni) non avrò mai la pretesa di voler imporre i miei pensieri e le mie idee ai dirigenti preposti per prendere le decisioni all’interno del Club. Ma se nessuno (indistintamente, non mi riferisco ad una persona piuttosto che ad un’altra), dopo lo scempio al quale ho assistito ieri a Desio, ha avuto il pensiero e la dignità di provare a fornire spiegazioni e mettersi, quantomeno, in discussione in queste ore, allora il passo indietro lo faccio io. Mettendoci ancora una volta la mia, di faccia. Come ho sempre fatto, nel bene e nel male, con i difetti che posso avere ma non, di certo, quello di essere una persona che ricerca visibilità e che vuole restare incollata ad una poltrona (pur amata e prestigiosa come questa) a dispetto dei santi.… Con un profondissimo senso personale di frustrazione a amarezza ma anche con la consapevolezza che un ‘trend’ complessivo come questo sia impossibile da accettare inermi, rimetto il mio mandato di presidente di Fortitudo Pallacanestro al Consiglio Direttivo di Sporting Fortitudo, compagine della quale continuerò a far parte in veste di Socio. Perché un conto è ‘astenersi dalla lotta’ (e io di certo non mi astengo quando si tratta di lavorare per salvaguardare l’ESCLUSIVO, INCONDIZIONATO BENE DELLA FORTITUDO), un altro è esporsi – pur amaramente – in prima persona per provare a correggere una tendenza e dinamiche complessive (non solo tecniche) impossibili da mantenere in questo stato. Forza Fortitudo, sempre e comunque!"