12 LUGLIO 2024

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12 LUGLIO 2024 - 15:42


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EMILIA-ROMAGNA: Regionali, in campo Elena Ugolini, "cantiere per programma"

“Un cantiere per scrivere insieme il programma, per governare il futuro dell’Emilia Romagna. Un cantiere che metta al centro le persone, le relazioni, le comunità e le opere a cui esse danno vita. Un cantiere che abbia alla base un radicale cambio di metodo: coinvolgere le migliori competenze diffuse sul territorio per stabilire le nuove priorità di governo”. E’ questo “Officina Emilia-Romagna 2030”, il piano di lavoro annunciato oggi da Elena Ugolini, candidata civica alla guida della Regione. “In Emilia-Romagna serve un cambio di passo: è il momento di riavvicinare tutti all’impegno per il bene comune. Per risolvere i problemi non bastano le regole, dobbiamo andare oltre il dirigismo che ha condizionato la crescita di questi anni. E liberare la forza di un territorio meraviglioso”.

“Possiamo farlo – spiega Ugolini -, iniziando a coinvolgere attivamente chi, pur volendo mettere le proprie competenze al servizio della comunità, non ne ha avuto l'opportunità a causa di una politica che negli ultimi 50 anni è stata impegnata più a conservare il potere e il consenso elettorale che a governare nell'interesse del bene comune”. “Vogliamo coinvolgere tutti - approfondisce - : imprenditori, esperti di pubblica amministrazione, professionisti, membri di associazioni, studenti e cittadini curiosi. E lo vogliamo fare seguendo il modello della co-progettazione, come previsto dalla nostra Costituzione e ribadito in una sentenza della Corte Costituzionale nel 2020. Per co-creare, attraverso un metodo collaborativo e contributivo, con soluzioni comunitarie orientate ad un interesse generale. In un dialogo fra pari. Tutti coinvolti in un'unica grande 'Officina Futuro, Emilia-Romagna 2030’”. “La nostra Regione – spiega Ugolini - è ricca di creatività, talenti ed energie: è ora di metterle in campo per una proposta nuova, partecipata, che faccia del bene della comunità il proprio obiettivo principale. È giunto il momento per l’Emilia-Romagna di avviare un percorso verso un modo di fare politica orientato al futuro, capace di rispondere alle reali esigenze delle persone. Questo sarà il metodo, ma voglio dire anche una cosa sulla nostra visione”.


“Al centro della nostra azione – rimarca Ugolini - non ci sono le carriere politiche, le correnti, le procedure, le burocrazie, ma le persone, le famiglie e le relazioni, le espressioni sociali, civili ed economiche frutto della loro libertà, delle loro aspirazioni e della loro umanità. È un punto di visto che desidera cambiare il modo di gestire la cosa pubblica. La proposta condivisa coinvolgerà i principali temi di cui si occupa la Regione: welfare famiglia e terzo settore, lavoro educazione e formazione, sanità, ambiente casa e turismo”. “Già dalle prossime settimane – annuncia Ugolini -, organizzeremo incontri e momenti di confronto in tutto il nostro territorio. Nel frattempo, per contribuire con spunti e idee, sarà possibile inviare una email all'indirizzo: elenaugolinipresidente@gmail.com. Sarà un percorso da realizzare giorno dopo giorno, ma è nostro dovere coinvolgere tante persone per costruire una Regione che sia davvero di tutti”.




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

EMILIA-ROMAGNA: "Spopolamento inevitabile", preoccupa il futuro della aree interne | VIDEO

Preoccupano le informazione contenute nel piano del governo sul rilancio della aree interne del paese. In alcune zone il declino viene definito “irreversibile”. Se ne è parlato anche in Regione «Un percorso di spopolamento irreversibile» per aree che «hanno bisogno di un piano mirato che le accompagni in un processo di cronicizzazione del declino e dell’invecchiamento». È quanto si legge a pagina 45 del Piano Strategico delle Aree Interne, pubblicato pochi giorni fa dal Governo e contenente le linee guida per contrastare lo spopolamento delle zone interne del Paese. Il documento, oltre a illustrare i fondi stanziati – 310 milioni di euro per il periodo 2021-2027 – suddivide le aree interne in base agli obiettivi demografici: da un lato quelle su cui si può puntare per una inversione di tendenza, dall’altro quelle in cui il declino demografico viene considerato inevitabile. Un quadro che preoccupa Maurizio Fabbri, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna: «Il nuovo piano del Governo legittima la rassegnazione», ha dichiarato in aula. In Emilia-Romagna, le aree interne comprendono circa 130 comuni, per un totale di oltre mezzo milione di abitanti, pari al 12% della popolazione regionale. Nel documento governativo non è specificato quali comuni rientrino esattamente nelle aree a rischio di spopolamento, ma preoccupa l’approccio, che sembra andare in controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo in alcune zone montane: nel biennio 2022-2023, si contano 100.000 nuovi residenti nelle aree montane a livello nazionale. Il rischio, secondo molti, è quello di sovraccaricare le città. «Il futuro dell’Italia non può essere scritto solo lungo le dorsali metropolitane – ha spiegato Fabbri –. Le aree interne coprono il 60% del territorio nazionale e rappresentano un patrimonio da valorizzare, con investimenti in infrastrutture, sanità, istruzione e digitale».