11 GIUGNO 2024

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11 GIUGNO 2024 - 10:29


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RIMINI: Comunali, nuovi sindaci nel segno della continuità | VIDEO

Le principali sfide elettorali alle Comunali in provincia di Rimini sono state nel segno della continuità. I piccoli comuni di montagna guardano più a destra, così come Bellaria-Igea Marina. Il resto della costa resta saldamente al centrosinistra.

 

 

Le Europee hanno visto primeggiare in provincia di Rimini Fratelli d’Italia con il 32% delle preferenze. Tiene il Pd con il 31%, mentre la Lega crolla al 6%. In calo anche il Movimento 5 Stelle. Se il contesto politico è mutato, non regalano invece grandi sorprese le elezioni dei sindaci. La Valmarecchia continua a guardare più al centrodestra, così come Bellaria-Igea Marina dove è stato rieletto al secondo mandato Filippo Giorgetti.

Tutti gli altri Comuni della costa riminese restano al centrosinistra grazie alla riconferma a Misano Adriatico del dem Fabrizio Piccioni che nota il diverso orientamento degli elettori tra Europee e Comunali.

A Santarcangelo di Romagna grande festa in casa Pd che si riconferma roccaforte del centrosinistra con l’elezione di Filippo Sacchetti.




ALTRE NOTIZIE DI POLITICA

EMILIA-ROMAGNA: "Spopolamento inevitabile", preoccupa il futuro della aree interne | VIDEO

Preoccupano le informazione contenute nel piano del governo sul rilancio della aree interne del paese. In alcune zone il declino viene definito “irreversibile”. Se ne è parlato anche in Regione «Un percorso di spopolamento irreversibile» per aree che «hanno bisogno di un piano mirato che le accompagni in un processo di cronicizzazione del declino e dell’invecchiamento». È quanto si legge a pagina 45 del Piano Strategico delle Aree Interne, pubblicato pochi giorni fa dal Governo e contenente le linee guida per contrastare lo spopolamento delle zone interne del Paese. Il documento, oltre a illustrare i fondi stanziati – 310 milioni di euro per il periodo 2021-2027 – suddivide le aree interne in base agli obiettivi demografici: da un lato quelle su cui si può puntare per una inversione di tendenza, dall’altro quelle in cui il declino demografico viene considerato inevitabile. Un quadro che preoccupa Maurizio Fabbri, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna: «Il nuovo piano del Governo legittima la rassegnazione», ha dichiarato in aula. In Emilia-Romagna, le aree interne comprendono circa 130 comuni, per un totale di oltre mezzo milione di abitanti, pari al 12% della popolazione regionale. Nel documento governativo non è specificato quali comuni rientrino esattamente nelle aree a rischio di spopolamento, ma preoccupa l’approccio, che sembra andare in controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo in alcune zone montane: nel biennio 2022-2023, si contano 100.000 nuovi residenti nelle aree montane a livello nazionale. Il rischio, secondo molti, è quello di sovraccaricare le città. «Il futuro dell’Italia non può essere scritto solo lungo le dorsali metropolitane – ha spiegato Fabbri –. Le aree interne coprono il 60% del territorio nazionale e rappresentano un patrimonio da valorizzare, con investimenti in infrastrutture, sanità, istruzione e digitale».