4 DICEMBRE 2024

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4 DICEMBRE 2024 - 13:08


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BOLOGNA: Spaccio e degrado all'Ex Stamoto, nasce il comitato dei residenti

Spaccio, microcriminalità e occupazioni abusive: i residenti che vivono nei pressi dell'ex Caserma Stamoto, a Bologna, sono esasperati e per questo hanno dato vita ad un comitato, per chiedere soluzioni definitive al degrado che da anni interessa area, da oltre 13 ettari, che il Comune, tramite un accordo con il Demanio, dovrebbe riqualificare realizzando appartamenti e parcheggi

Nasce a Bologna il comitato Ex Stamoto, con una trentina di residenti, e le adesioni in aumento anche da parte di esercenti, che si sono riuniti per chiedere soluzioni una volta per tutte al degrado dentro e attorno l'immensa area dell'ex caserma Stamoto, appunto, abbandonata da anni e teatro perenne di spaccio, bivacchi, occupazioni e sgomberi. Oltre a rave party, piantagioni illegali e stoccaggio di stupefacenti. Chi vive in zona non ne può più. “Ormai da anni è soggetta a degrado, spaccio e microcriminalità che ruotano intorno a questi edifici abbandonati, che diventano ottimi nascondigli per attività illecite” spiega Barbara Consolini una delle fondatrici del comitato. Ne fa parte anche Andrea Leone, che aggiunge: “Qualche macchina danneggiata, ragazzini importunati da chi entra ed esce dall'area e poi c'è tutto il contorno di gente che va a comprare”. Il comitato chiede maggior ascolto e coinvolgimento, più sorveglianza, ma soprattutto risposte concrete, anche temporanee, in attesa che prendano forma i progetti annunciati da tempo per l'area. “Il fatto che sia chiusa -riprende Leone- è una ragione in più perchè si crei questa situazione. La recinzione ormai serve solo a loro per difendersi”. Fra le proposte, un attraversamento pedonale o dei parcheggi provvisori. “È una zona con tante scuole e anziani, c'è bisogno di tornare alla sua tranquillità” continuano i promotori del comitato. Di proprietà del Demanio, l'ex caserma è dentro un accordo fra Bologna e Roma per un progetto di riqualificazione che dovrebbe portare qui alloggi per studenti, piani di edilizia sociale e due parcheggi. “Si era parlato anche di una collaborazione con l'università -conclude Leone-. Noi come comitato vorremmo anche essere informati sullo stato di avanzamento di queste trattative”.

 




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EMILIA-ROMAGNA: De Pascale, "alleanza con Toscana è per la sanità di prossimità"

L'alleanza tra Toscana ed Emilia Romagna "non è solo un'alleanza per la sanità pubblica, ma anche un'alleanza per la sanità di prossimità, quella che dà risposte in vicinanza e prossimità ai cittadini e che non concentra tutti gli sforzi solo negli ospedali". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale, a margine della presentazione del patto tra Toscana ed Emilia Romagna. De Pascale ha evidenziato che "questo accordo è prima di tutto un elemento di continuità tra le nostre due comunità". Sulla gestione delle emergenze "fondamentale è un dovere geomorfologico perché ci sono comuni toscani che da un punto di vista idrogeografico sono in Romagna come corso delle acque e il lavoro di squadra è fondamentale. Sia io che il presidente Giani abbiamo salutato con favore la nomina dell'ingegner Fabrizio Curcio e spero che sia l'avvio di una collaborazione positiva con il governo nella gestione di questa grande emergenza. Sia in Emilia Romagna che in Toscana c'è un tema di ricondurre a una gestione comune gli eventi alluvionali che ci hanno colpito nel 2023 e nel 2024". Sui trasporti "ci sono due sistemi regionali che a volte dialogano bene e a volte possono dialogare meglio. Non vogliamo solo scaricare sul governo, vogliamo essere anche noi attivi e propositivi per cercare di fare meglio anche nel connettere, ad esempio la linea Firenze-Ravenna che fino a Faenza è competenza della Toscana e da Faenza a Ravenna dell'Emilia Romagna". "Il Sistema sanitario nazionale ci sta crollando sulla testa. Io credo che non ci sia un cittadino italiano che in scienza e coscienza possa dire che negli ultimi anni il sistema sanitario che vive nelle sue città e nelle sue comunità è migliorato". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale, a margine della presentazione del patto tra Toscana ed Emilia Romagna. "Tutti i presidenti di Regione - ha aggiunto -, tutte le sanità regionali stanno difendendo un sistema che rischia di crollare perché non c'è rapporto fra le risorse che vengono investite ed i bisogni che ci sono nelle comunità" Il governatore De Pascale ha fatto l'esempio sul rinnovo del contratto "degli infermieri, non hanno firmato molte organizzazioni sindacali perché ritengono che l'aumento non sia sufficiente. Noi dobbiamo aumentare lo stipendio di infermieri e medici ma è chiaro che se non aumentiamo lo stanziamento di risorse per la sanità poi vengono assorbite più risorse e siamo in grado di dare meno prestazioni". Secondo il presidente dell'Emilia Romagna "il tema di aumentare le risorse in sanità è essenziale, poi c'è un tema anche di come usarle ed in questo senso Emilia Romagna e Toscana hanno un'idea molto simile di come usarle, non solo sul tema della percentuale di sanità pubblica, che è la più elevata, e che è un elemento identitario, ma anche sull'investimento territoriale. Se ci sono due Regioni in Italia che hanno investito moltissimo sulla sanità territoriale, sulla prossimità delle cure, sulle Case della salute e le Case di comunità, sono Emilia Romagna e Toscana". "In qualche cosa - ha concluso - è più vanti la Toscana e possiamo imparare noi, in qualche cosa siamo più avanti noi e possiamo contribuire a far crescere anche gli altri".