11 NOVEMBRE 2024

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11 NOVEMBRE 2024 - 13:26


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EMILIA-ROMAGNA: Regionali, De Pascale, "Serve legge per diversità territoriale"

“Cara Romagna. Il mio impegno per la terra che mi ha cresciuto”, questo il titolo dell’iniziativa pubblica promossa da Michele de Pascale candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna che si è svolta a Bertinoro, alla presenza anche di tanti sindaci e sindache e amministratori provenienti da tutta la Romagna.

L’evento è stato occasione per de Pascale per illustrare i suoi impegni programmatici sul territorio romagnolo, partendo dalla proposta di una legge regionale che possa regolamentare la diversità territoriale: “Il concetto di Romagna – spiega de Pascale – è diverso a seconda se parliamo delle tre province dal punto di vista amministrativo o se parliamo invece del bacino geografico che invece è suddiviso in vallate e che ha nel Sillaro il riferimento storico di confine con il bolognese e addirittura porzioni di territorio in Toscana e nelle Marche. Un’area geografica unica, fisicamente legata anche a tutto il bacino del Reno, che contiene un’ampia varietà di caratteristiche e pluralità di anime; serve uno strumento che possa tenere insieme tutto questo e le diverse politiche di area vasta attuate su sanità, acqua, trasporti e cultura e ho intenzione di proporre su questo una specifica legge regionale”.

In particolare il candidato del centrosinistra e civici ha proposto sette impegni specifici per la Romagna “Come le sette sorelle, ovvero le sette città della Romagna”: gestione diretta del territorio dell’alluvione, infrastrutture, un grande progetto per viticoltura, un nuovo piano strategico per il turismo, Ausl Romagna, università e digitale.




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BOLOGNA: Spaccio e degrado all'Ex Stamoto, nasce il comitato dei residenti

Spaccio, microcriminalità e occupazioni abusive: i residenti che vivono nei pressi dell'ex Caserma Stamoto, a Bologna, sono esasperati e per questo hanno dato vita ad un comitato, per chiedere soluzioni definitive al degrado che da anni interessa area, da oltre 13 ettari, che il Comune, tramite un accordo con il Demanio, dovrebbe riqualificare realizzando appartamenti e parcheggi Nasce a Bologna il comitato Ex Stamoto, con una trentina di residenti, e le adesioni in aumento anche da parte di esercenti, che si sono riuniti per chiedere soluzioni una volta per tutte al degrado dentro e attorno l'immensa area dell'ex caserma Stamoto, appunto, abbandonata da anni e teatro perenne di spaccio, bivacchi, occupazioni e sgomberi. Oltre a rave party, piantagioni illegali e stoccaggio di stupefacenti. Chi vive in zona non ne può più. “Ormai da anni è soggetta a degrado, spaccio e microcriminalità che ruotano intorno a questi edifici abbandonati, che diventano ottimi nascondigli per attività illecite” spiega Barbara Consolini una delle fondatrici del comitato. Ne fa parte anche Andrea Leone, che aggiunge: “Qualche macchina danneggiata, ragazzini importunati da chi entra ed esce dall'area e poi c'è tutto il contorno di gente che va a comprare”. Il comitato chiede maggior ascolto e coinvolgimento, più sorveglianza, ma soprattutto risposte concrete, anche temporanee, in attesa che prendano forma i progetti annunciati da tempo per l'area. “Il fatto che sia chiusa -riprende Leone- è una ragione in più perchè si crei questa situazione. La recinzione ormai serve solo a loro per difendersi”. Fra le proposte, un attraversamento pedonale o dei parcheggi provvisori. “È una zona con tante scuole e anziani, c'è bisogno di tornare alla sua tranquillità” continuano i promotori del comitato. Di proprietà del Demanio, l'ex caserma è dentro un accordo fra Bologna e Roma per un progetto di riqualificazione che dovrebbe portare qui alloggi per studenti, piani di edilizia sociale e due parcheggi. “Si era parlato anche di una collaborazione con l'università -conclude Leone-. Noi come comitato vorremmo anche essere informati sullo stato di avanzamento di queste trattative”.