15 MARZO 2023

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15 MARZO 2023 - 10:41


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BOLOGNA: Figli coppie gay, Lepore, "serve Parlamento coraggioso"

"Siamo in un territorio di contraddizioni. Ci sono pronunce della magistratura, direttive europee, leggi nazionali. Penso anche al fine vita. Servirebbe un Parlamento coraggioso. Si faccia anche un compromesso, ma si diano risposte a tante famiglie in attesa". Lo afferma il sindaco di Bologna Matteo Lepore in un'intervista alla Stampa. parlando di quello che sta accadendo in merito ai figli delle coppie omogenitoriali e non solo. Lepore parla della campagna "Bolognesi dal primo giorno", in cui il sindaco gira per le scuole cittadine spiegando lo Ius Soli, per cui è stato criticato dal leader della Lega Matteo Salvini. Ha anche invitato il leader della lega a farsi un giro con lui nelle scuole: "Cambierebbe idea sullo 'ius soli'. I ragazzi delle nostre scuole si sentono già tutti italiani. Piuttosto, gli farei una domanda: manca la manodopera nelle campagne e nei cantieri, a maggior ragione ora che bisogna correre per il Pnrr. Ebbene, di questi migranti vogliamo solo le braccia, usarle e poi gettarli via? Oppure vogliamo dargli anche un futuro?". Per il sindaco la destra "ha fatto la scelta di una lingua e di un'ideologia nazionalista e conservatrice, importando in Italia le parole d'ordine di Orban, Trump e Bolsonaro. Giorgia Meloni sta provando a fare una presidente del Consiglio dal volto più rassicurante e io le auguro successo. Forse a Salvini spetta il compito di continuare a praticare odio e paura. Ma io dico: i bambini e le bambine non possono fare paura". "Ho letto le parole del sottosegretario Mantovano, che ha reso esplicito ciò a cui pensa il governo, ovvero ripensare le leggi sull'immigrazione - aggiunge Lepore - Probabilmente c'è una parte della destra che ne è infastidita e allora, per coprire le loro differenze, attaccano me. Da parte mia, penso che a questo punto invece sia legittimo riaprire una riflessione più ampia su immigrazione e cittadinanza".




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CESENA: Lattuca critico dopo il vertice romano, "preoccupa silenzio su commissario"

Ci preoccupa “il silenzio assordante rispetto alla creazione di una struttura commissariale a cui siano affidate risorse e poteri per potere affrontare da subito la ricostruzione e il ripristino della sicurezza idrogeologica del nostro territorio”. Così, in una nota, il sindaco di Cesena Enzo Lattuca dopo l’incontro odierno col governo a palazzo Chigi per il dopo alluvione. “L’idea, condivisa da tutti sindaci presenti oggi a Roma – aggiunge - è di seguire l’esempio adottato in occasione del terremoto in Emilia del 2012, laddove si individuarono le figure commissariali nei Presidenti di Regione.  Noi siamo pronti a dare il nostro contributo.  Se il Governo preferisce un'altra strada lo dica ma scelga. Quella del Commissario è una figura che serve subito. Il Governo ha la facoltà e il dovere di prendere questa decisione senza ulteriori tentennamenti”.  “A tre settimane dall’alluvione, oggi abbiamo incontrato per la prima volta il Governo che, dall’inizio dell’emergenza, non ha mancato di farci sentire la propria vicinanza”, sottolinea poi il primo cittadino cesenate.  “La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha condiviso le nostre richieste, dichiarando l’obiettivo di indennizzi al 100% per famiglie e imprese. Al momento però non c’è l’individuazione delle risorse e non ci è stato comunicato in che modo saranno erogate. Questo è un tema di fondamentale importanza: migliaia di famiglie in tutta la Romagna hanno bisogno dei rimborsi per poter tornare nelle proprie abitazioni”.