EMILIA-ROMAGNA: Consumo di suolo, la Regione difende la legge urbanistica, "Salvati 21mila ettari"
Una legge che sta dando risultati concreti e che ha garantito un taglio definitivo di 21.100 ettari di consumo di suolo sui 26.666 previsti nei Piani regolatori generali e nei Piani strutturali comunali. Di questi oltre la metà, pari a 12.380 ettari, riguardano aree potenzialmente interessate da alluvioni di media e alta pericolosità, mentre altri 1.132 ettari di previsioni insediative sono stati stralciati in zone soggette a rischio di dissesto idrogeologico.
Dopo la diffusione del Rapporto Ispra sul consumo di suolo 2023, la Regione difende l’efficacia della propria legge urbanistica. "Ciò che differisce è la metodologia di calcolo - si legge nel comunicato - Quella adottata dall’Istituto superiore di ricerca e protezione ambientale fa riferimento anche a suoli che sono stati trasformati in maniera reversibile come, ad esempio, quelli connessi all’apertura di cantieri per la realizzazione di infrastrutture, di reti energetiche, ovvero di impianti fotovoltaici. Nel caso dell’Emilia-Romagna questo territorio incide per il 70% sul totale di consumo di suolo indicato da Ispra"