24 GENNAIO 2025

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24 GENNAIO 2025 - 10:54


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EMILIA-ROMAGNA: Balneari incontrano Frisoni, "salvaguardare comparto"

L’assessora regionale al Turismo, Commercio e Sport, Roberta Frisoni, ha incontrato ieri le associazioni di categoria del comparto balneare per discutere gli sviluppi della direttiva Bolkestein e la proroga delle concessioni al 2027, approvata dal Governo. Frisoni ha sottolineato l’impegno della Regione nel tutelare il modello di turismo balneare emiliano-romagnolo, definito un’eccellenza nazionale: “Lavoreremo insieme affinché la direttiva sia applicata in modo da salvaguardare questo comparto strategico per la nostra regione”.

Un tema cruciale resta il decreto indennizzi, atteso entro marzo: “Vigileremo attentamente sui contenuti proposti - dice Frisoni - garantendo uniformità di attuazione su tutto il territorio regionale, in collaborazione con i Comuni costieri”. Durante l’incontro si è discusso anche delle novità sulla sicurezza balneare e il salvamento, con l’impegno della Regione a proseguire il confronto con la Capitaneria di Porto, le associazioni e le amministrazioni locali in vista della prossima stagione estiva.




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RAVENNA: Nessun declassamento per la dogana del porto, intervista al direttore Adm

“Nessun declassamento, anzi, è previsto un potenziamento dell’ufficio con nuove unità nel personale: l’unica modifica riguarda la rimodulazione alla retribuzione al dirigente”. Così il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, replica e prova spegnere definitivamente, ai nostri microfoni, le polemiche attorno al futuro dell’ufficio dogane al porto di Ravenna “È strumentale parlare di declassamento, tra l’altro è un sostantivo che usano anche per altri uffici dirigenziali, ma qui c’è soltanto una rimodulazione di una voce specifica della retribuzione a capo dell’ufficio di Ravenna”. Nessun declassamento. Il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, in visita a Bologna, ribadisce l'infondatezza delle notizie circolate nei giorni scorsi, riguardo la presunta decisione di declassare da prima a terza fascia l’ufficio delle dogane del porto di Ravenna nell’ambito della sua riforma, attuativa di un decreto del 2012, avviata quasi un anno fa. Una polemica nata dopo un’interpellanza a Montecitorio della deputata dem Ouidad Bakkali, con una vera e propria levata di scudi anche da parte di sindacati e politica locale. È in corso una riorganizzazione territoriale per garantire maggiore efficienza operativa, aveva subito fatto sapere l’Adm con una nota, aggiungendo che, al contrario, è previsto un rafforzamento dell’agenzia al porto ravennate, col personale che da 63 passera a 72 unità e posizioni di elevata responsabilità che saranno raddoppiate. Stop, dunque, alle polemiche. “Questo accade, è fisiologico, la riforma in realtà sta entrando nella sua parte finale -continua Alesse – quindi è giusto chiedere interlocuzione all’agenzia e stiamo dando in realtà spiegazioni, non abbiamo problemi a farlo. Si tratta di una riforma equilibrata che poggia poi sul numero e sul volume di affari dirigenziali che ciascun ufficio andrà a governare”. L’infondatezza delle preoccupazioni rappresentate, si legge ancora nella nota, derivano esclusivamente dalla riqualificazione della retribuzione del dirigente, che viene portata da 142.434 euro a 133.137. Ravenna, rimarca pertanto Alesse, infine, resta un porto strategico. “Lo ribadisco -conclude – non cambia nulla. Poi sono realtà in completo divenire, quindi se la riforma dovrà essere revisionata alla luce di un aumento della voce del volume degli affari che ciascun ufficio gestisce, andremo a rivedere la riforma. Nulla è eterno”.