7 DICEMBRE 2023

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7 DICEMBRE 2023 - 19:46


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CERVIA: Vertenza Farmografica, possibile interesse da azienda romagnola

Si è svolto oggi il secondo incontro in Prefettura a Ravenna in merito alla vertenza dell'ex Farmografica di Cervia di proprietà della multinazionale austriaca Mayr-Melnhof.  L' azienda, in un territorio che ha subito le conseguenze dell’alluvione, ha annunciato di voler dismettere l'attività alla luce dei bilanci in perdita e delle prospettive non ritenute rassicuranti. “Tutte le Istituzioni al tavolo (Regione,  Provincia,  Comune di Cervia ) e le rappresentanze sindacali –recita un comunicato - hanno ribadito la volontà di ricercare eventuali nuovi imprenditori disposti a subentrare nel ramo d'azienda e a salvaguardare i livelli occupazionali (92 sono i posti di lavoro in discussione)”. Il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ha chiesto, come auspicato da sindacati e autorità locali, che si “avviino a stretto giro interlocuzioni con nuovi soggetti pronti a rilevare il ramo di attività (si parla ad esempio del Gruppo Focaccia di Cervia) prima di intraprendere qualsiasi procedura di chiusura dello storico stabilimento e a riferirne gli esiti al prossimo tavolo in Prefettura già convocato per giovedì prossimo 14 dicembre alle ore 13. Intanto Il Prefetto avvierà contatti con i ministeri competenti delle Imprese e Made in Italy e del Lavoro per l'apertura di un tavolo nazionale con la multinazionale, organizzazioni sindacali, istituzioni locali e nuovi acquirenti per agevolare la ripresa dell'attività produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro”. 




ALTRE NOTIZIE DI ECONOMIA

EMILIA-ROMAGNA: Trasporto ferroviario, sciopero e presidio dopo l'ennesima aggressione al personale | VIDEO

Otto ore di sciopero dei lavoratori del trasporto ferroviario in Emilia-Romagna, con adesioni fino all'80% secondo i sindacati, e presidio davanti alla Prefettura di Bologna dopo la violenta aggressione ai danni di un capotreno di Trenitalia Tper, a Fidenza, il 5 dicembre scorso. L'ennesima nella nostra regione Otto ore di sciopero dei lavoratori del trasporto ferroviario in Emilia-Romagna e presidio davanti alla Prefettura di Bologna per Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Orsa, dopo la violenta aggressione ai danni di un capotreno di Trenitalia Tper, a Fidenza, il 5 dicembre scorso. “L' ennesimo evento di questo tipo in regione negli ultimi mesi”, spiegano mostrando i dati degli ultimi anni e assicurando un'adesione allo sciopero alta, fino all'80%. “Nell'arco degli ultimi mesi credo ce ne siano state almeno sei o sette” assicura Adriano Montorsi, segretario regionale Filt-Cgil, che continua: “Non si può più tollerare questo stillicidio quotidiano. È necessario un intervento serio con azienda, istituzioni e sindacati. Chiediamo un tavolo permanente, più personale a bordo treno e più presenziamento nelle stazioni, contro la desertificazione che abbiamo visto accadere negli ultimi anni, che è anche una quota parte del problema”. “Non è normale che queste cose possano accadere in un Paese civile come il nostro” gli fa eco Aldo Cosenza, segretario regionale Fit-Cisl, parlando di pene certe e tornelli per l'accesso ai treni. Alla fine, nessuno incontro come sperato col neo prefetto Enrico Ricci, insediatosi ufficialmente quasi in contemporanea al presidio. Fra le risposte che i sindacati avrebbero sollecitato, quella sull'arrivo, tra questo mese e il prossimo, almeno 45 nuovi agenti Polfer in regione. “Non aspettiamo che ci scappi il morto, adesso diciamo basta: le istituzioni non facciano solo proclami e propaganda, ma devono prendere provvedimenti strutturali per risolvere il problema. Non se ne può più, conclude Franco Giorgianni, segretario regionale Orsa trasporti.