29 APRILE 2025

11:48

NOTIZIA DI CRONACA

DI

266 visualizzazioni


29 APRILE 2025 - 11:48


NOTIZIA DI CRONACA

DI

266 visualizzazioni



BOLOGNA: Omicidio Barca, disposta autopsia e analisi dei cellulari | VIDEO

Disposta l’autopsia sul corpo di Eddine Bader Essefi, il 19enne ucciso la sera del 25 aprile in zona Barca, a Bologna, e l’analisi dei telefoni cellulare dei due soggetti fermati al momento con l’accusa di omicidio preterintenzionale

Sarà il medico legale Guido Pelletti, docente universitario e già coinvolto per altri fatti gravi di cronaca bolognese, dall’omicidio della vigilessa Sofia Stefani al femminicidio di Alessandra Matteuzzi, fino all’avvelenamento di moglie e suocera dell’ex medico della Virtus, Giampaolo Amato, l’esperto incaricato dal pm Andrea De Feis, per l’autopsia sul corpo di Eddine Bader Essefi, il 19enne morto la sera del 25 aprile in zona Barca, a Bologna. Mentre sul luogo della tragedia, tra via Buozzi e via Colombi, continua il pellegrinaggio di residenti sconvolti e di amici della giovanissima vittima per lasciare fiori e messaggi, restano a piede libero i due soggetti indagati con l’accusa di omicidio preterintenzionale, un 31enne di origine napoletana e un 29enne nordafricano, cognati tra di loro e già noti alle forze dell’ordine, coi quali ci sarebbe stato un diverbio prima dell’aggressione. Spinte, percosse o una caduta con un violento colpo alla testa contro un marciapiede: diverse le ipotesi alle quali si cercherà di dare conferma tramite l’esame autoptico, che potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle indagini, così come l’analisi dei telefoni cellulari dei due fermati. L’obiettivo è provare a capire tramite chat e messaggi se si sia trattato di un regolamento di conti. Intanto, da alcune testimonianze, emerge che tra loro e la vittima ci fosse solo una conoscenza di vista, ma anche questo è da appurare, così come molti altri punti poco chiari attorno a questa vicenda. Intanto il nucleo investigativo dei carabinieri sta andando avanti nel suo lavoro, visionando le immagini di telecamere presenti e cercando eventuali altri testimoni. Sarà risentita anche la fidanzata 15enne di Bader, la prima ad aver raccontato di una lite, a quanto risulta al momento per futili motivi, sfociata in aggressione, alla quale però la giovane non avrebbe assistito. Gli investigatori dovranno inoltre approfondire anche la questione del denaro, di cui la ragazzina avrebbe sentito parlare al momento dell’incontro con i due aggressori, ma non riportata inizialmente.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Arrestato militare della Marina per stalking su una collega

L'intervento della polizia a Rimini su segnalazione della madre.   Un giovane militare della Marina Italiana, in servizio sull'Amerigo Vespucci, 21 anni, originario di Lugo (Ravenna) è stato arrestato in flagrante dalla polizia a Rimini, su delega del pm Davide Ercolani, per stalking nei confronti della ex fidanzata, una 21enne anche lei militare in servizio in Capitaneria. L'arresto è avvenuto ieri sera intorno alle 22 quando il giovane ha tentato di scassinare la porta di casa dell'ex che gli aveva detto chiaramente di non volerlo più vedere. Era in realtà da tutto il giorno che il giovane militare stava attuando una serie di condotte persecutorie, minacciando anche atti autolesivi, pur di convincere la ragazza a rivedere la decisione di troncare la relazione. Era arrivato d'improvviso a Rimini in mattina a casa della 21enne con la scusa di prendere degli effetti personali dopo la fine della relazione. In casa la giovane era con la madre e un'amica di questa, e così le tre donne avevano fatto entrare il militare nella speranza di chiudere in maniera tranquilla e bonaria la faccenda. I due ragazzi, infatti, si erano lasciato un mese fa dopo una relazione cominciata nel marzo 2024. "Il problema è che lei mi vuole perfetto", diceva lui e aggiungeva: "Ma io so cosa fare, ci penso io". La ex fidanzata con la mamma e l'amica a quel punto avevano fatto di tutto per far uscire di casa il giovane. Erano andate a fare una passeggiata e per tutto il tempo lui le aveva seguite. Fin quando erano riuscite a seminarlo e far rientro a casa. Ma, intorno alle 22, lui è tornato e ha tentato di aprire la porta di casa. Temendo che la situazione degenerasse, la madre della ragazza a quel punto ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato il giovane che ancora armeggiava per aprire la porta dell'appartamento. Dopo aver raccolto la testimonianza delle tre donne, gli agenti hanno quindi rintracciato il militare che si era allontano nascondendosi nella soffitta del condominio, dietro ad una pila di vecchi mobili. Il giovane è ai domiciliari e lunedì sarà ascoltato dal gip di Rimini, Raffaella Ceccarelli, alla presenza del difensore, l'avvocata Francesca Filippucci, di Ravenna.