28 APRILE 2025

16:13

NOTIZIA DI CRONACA

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28 APRILE 2025 - 16:13


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RIMINI: Caso Pierina, Dassilva inizia sciopero della fame | VIDEO

Louis Dassilva, in carcere con l'accusa di aver ucciso Pierina Paganelli, ha iniziato uno sciopero della fame. La difesa ha presentato un nuovo ricorso contro la misura cautelare. Al centro del caso, la testimonianza della nuora della vittima.

 

Protesta dal carcere Louis Dassilva che da tre giorni rifiuta il cibo. Il 35enne senegalese arrestato con l’accusa di avere ucciso nell’ottobre 2023 a Rimini Pierina Paganelli si è sempre dichiarato innocente. Lunedì i suoi legali hanno presentato un secondo appello al Tribunale del Riesame di Bologna per chiedere la scarcerazione. Recentemente il gip del tribunale di Rimini ha confermato con una seconda ordinanza la custodia cautelare in carcere.

La nuova udienza è fissata per maggio e al centro vi saranno nuovamente le ultime dichiarazioni della nuora della vittima, Manuela Bianchi, circa la mattina del ritrovamento del cadavere. In base al racconto della donna – indagata per favoreggiamento - sarebbe stato l’ex amante Dassilva ad avvisarla della presenza del corpo e suggerirle cosa dire ai soccorritori. Una versione ritenuta coerente dal giudice riminese.

Non è convinta, invece, la difesa che considera la ricostruzione tardiva di Bianchi come una strategia per allontanare i sospetti su di sé. Il caso, dunque, sarà nuovamente sottoposto al Riesame che in passato ha già respinto due richieste di scarcerazione.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Arrestato militare della Marina per stalking su una collega

L'intervento della polizia a Rimini su segnalazione della madre.   Un giovane militare della Marina Italiana, in servizio sull'Amerigo Vespucci, 21 anni, originario di Lugo (Ravenna) è stato arrestato in flagrante dalla polizia a Rimini, su delega del pm Davide Ercolani, per stalking nei confronti della ex fidanzata, una 21enne anche lei militare in servizio in Capitaneria. L'arresto è avvenuto ieri sera intorno alle 22 quando il giovane ha tentato di scassinare la porta di casa dell'ex che gli aveva detto chiaramente di non volerlo più vedere. Era in realtà da tutto il giorno che il giovane militare stava attuando una serie di condotte persecutorie, minacciando anche atti autolesivi, pur di convincere la ragazza a rivedere la decisione di troncare la relazione. Era arrivato d'improvviso a Rimini in mattina a casa della 21enne con la scusa di prendere degli effetti personali dopo la fine della relazione. In casa la giovane era con la madre e un'amica di questa, e così le tre donne avevano fatto entrare il militare nella speranza di chiudere in maniera tranquilla e bonaria la faccenda. I due ragazzi, infatti, si erano lasciato un mese fa dopo una relazione cominciata nel marzo 2024. "Il problema è che lei mi vuole perfetto", diceva lui e aggiungeva: "Ma io so cosa fare, ci penso io". La ex fidanzata con la mamma e l'amica a quel punto avevano fatto di tutto per far uscire di casa il giovane. Erano andate a fare una passeggiata e per tutto il tempo lui le aveva seguite. Fin quando erano riuscite a seminarlo e far rientro a casa. Ma, intorno alle 22, lui è tornato e ha tentato di aprire la porta di casa. Temendo che la situazione degenerasse, la madre della ragazza a quel punto ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato il giovane che ancora armeggiava per aprire la porta dell'appartamento. Dopo aver raccolto la testimonianza delle tre donne, gli agenti hanno quindi rintracciato il militare che si era allontano nascondendosi nella soffitta del condominio, dietro ad una pila di vecchi mobili. Il giovane è ai domiciliari e lunedì sarà ascoltato dal gip di Rimini, Raffaella Ceccarelli, alla presenza del difensore, l'avvocata Francesca Filippucci, di Ravenna.