27 MARZO 2025

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27 MARZO 2025 - 09:14


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BOLOGNA: GdF confisca 4 milioni di beni a imprenditore "socialmente pericoloso" | FOTO

I finanzieri del Comando Provinciale Bologna hanno eseguito un decreto di confisca, resa definitiva dalla Suprema Corte di Cassazione, di 7 compendi immobiliari, ubicati principalmente nel centro storico di Bologna e di Riccione, alcuni dei quali utilizzati per attività commerciali oltre a disponibilità monetarie, polizze vita e altri strumenti finanziari per un valore stimabile in circa 4,4 milioni di euro complessivi. Il destinatario della misura è un imprenditore cinquantenne di origini campane, da anni residente a Bologna, risultato coinvolto in un’indagine condotta tra il 2018 e il 2020, nel cui ambito era stato arrestato con altre sei persone per aver architettato un sistema di “fallimenti pilotati a catena”, con correlata e ingente evasione fiscale. Nel corso delle indagini è stato effettuato un mirato confronto tra i redditi dichiarati negli anni dall’imprenditore e l’agiato tenore di vita ed è emersa una manifesta sproporzione quantificabile in circa 4 milioni di euro. L'imprenditore è noto per una spiccata “pericolosità economico-finanziaria”, ricostruita grazie a una meticolosa opera di analisi e valutazione del suo ampio e variegato “curriculum criminale”, contraddistinto da numerosi episodi delittuosi di natura tributaria, fallimentare e contro il patrimonio, peraltro in continua escalation essendo passato, in pochi anni, da truffe di lieve entità, all’ideazione di articolati meccanismi di frode evasivo-fallimentari, spesse associandosi con soggetti pluri-pregiudicati.




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RIMINI: Caso Pierina, 15 maggio nuova udienza al Riesame per Dassilva

Caso Pierina, l'udienza per Louis Dassilva davanti al Tribunale del Riesame di Bologna è stata fissata per il 15 maggio. Tra due settimane i difensori (gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi) del 35enne senegalese ritenuto dalla Procura della repubblica di Rimini l'assassino di Pierina Paganelli discuteranno davanti ai giudici della Libertà l'impugnazione della seconda ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini. Il giudice, in un provvedimento bis, ha confermato il carcere per il 35enne sulla base sostanzialmente delle accuse della nuora Manuela Bianchi, che con Dassilva era stata legata da una relazione sentimentale. La donna, indagata per favoreggiamento personale, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, ha reso in tre giorni di interrogatorio davanti al gip una versione tale per cui il senegalese risulterebbe sempre più indiziato del delitto. Bianchi ha raccontato che la mattina del ritrovamento del cadavere Louis l'avvisò e le disse come comportarsi con polizia e vicini di casa. Da sabato intanto il 35enne ha iniziato uno sciopero della fame in carcere, dove è rinchiuso dal 16 luglio scorso, continuando a professarsi innocente.