RIMINI: Insulti omofobi al Summer Pride, due persone a processo | VIDEO
Avevano usato parole d’odio sui social in occasione del Rimini Summer Pride. Dopo la denuncia per diffamazione e anni di indagini, due persone sono finite a processo, ma per loro potrebbe intervenire la prescrizione.
Una donna di Riccione e un uomo di Novafeltria avevano postato insulti omofobi sui social in occasione del Rimini Summer Pride del 2017, l’iniziativa organizzata da Arcigay. Le indagini si erano concluse con la richiesta di archiviazione da parte della procura, ma grazie all’opposizione dell’associazione, dopo otto anni di attesa, si è arrivati al processo.
“Questi soggetti – spiega il legale Christian Guidi -, in realtà facevano anche riferimento all'ideologia nazifascista, velatamente”. C’era un “riferimento ai forni crematori come giusta modalità per estirpare un male, quello del gay pride”.
Molto probabilmente con la prossima udienza i reati saranno prescritti. “Questo processo, anche se si concluderà in un nulla di fatto dal punto di vista del diritto e della giustizia italiana – prosegue l’avvocato -, sicuramente ci ha permesso di aprire una finestra di sensibilizzazione nella società, cosa che a mio avviso in questo periodo è molto importante.”
Ciò che manca – insiste l’associazione – è una legge che punisca l’odio omotransfobico, ma non solo, “occorre anche creare una struttura di intervento codificata, snella – prosegue Guidi -, come avviene, per esempio, in caso di codice rosso dove abbiamo personale formato a partire da tutti i livelli. Dal personale che raccoglie la denuncia querela, ma anche termini molto veloci nello scadenzare i passaggi, le procedure”.
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