4 SETTEMBRE 2024

10:56

NOTIZIA DI CRONACA

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4 SETTEMBRE 2024 - 10:56


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FORLI’: Ergastolo a Daniele Severi, pubblicate le motivazioni della sentenza

Sono passati circa 90 giorni dalla condanna all'ergastolo di Daniele Severi per l'omicidio del fratello Franco, ritrovato decapitato in un dirupo vicino alla sua abitazione a Ca' Seggio di Civitella, nel forlivese. L'omicidio, avvenuto la sera del 21 giugno 2022, sembra essere stato motivato dalla gestione del podere in cui Franco viveva. In un fascicolo di 117 pagine, sono state pubblicate le motivazioni della sentenza. La Corte d'Assise ha considerato determinanti le prove a carico di Daniele, tra cui il ritrovamento di scarpe e guanti macchiati del sangue della vittima. Per evitare di lasciare tracce, Daniele avrebbe indossato doppi guanti protettivi, come quelli usati dai soccorritori della Croce Rossa, che teneva in gran quantità nella sua auto. Durante il processo, ulteriori sospetti sono emersi quando la moglie di Daniele ha modificato la sua versione dei fatti, rivelando che le sue telefonate al marito nella notte dell'omicidio non erano dovute alla ricerca di telefoni smarriti, ma al tentativo di rintracciarlo, poiché Daniele non era a casa all'1:30 di notte. Uno dei telefoni risultava a Meldola, mentre l'altro era scarico, suggerendo un chiaro tentativo di non farsi localizzare in prossimità dell'ora del delitto. In un'ispezione successiva, l'8 luglio 2022, i carabinieri hanno scoperto nella cantina di Daniele un apparecchio che Franco aveva installato vicino alla sbarra per proteggere la sua proprietà, soprattutto dalle frequenti incursioni del fratello. L'apparecchio, installato l'8 giugno, poco prima della morte di Franco, era scomparso uno o due giorni dopo l'omicidio, facendo ulteriormente ricadere i sospetti su Daniele. Nonostante si sia dichiarato innocente, la sentenza ha stabilito che la decapitazione della vittima era un atto premeditato per impedire il ritrovamento del bossolo e quindi l'identificazione dell'arma del delitto. Daniele dovrà risarcire con 100.000 euro ciascuno dei cinque fratelli costituitisi parte civile.




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RIMINI: Caso Pierina, 15 maggio nuova udienza al Riesame per Dassilva

Caso Pierina, l'udienza per Louis Dassilva davanti al Tribunale del Riesame di Bologna è stata fissata per il 15 maggio. Tra due settimane i difensori (gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi) del 35enne senegalese ritenuto dalla Procura della repubblica di Rimini l'assassino di Pierina Paganelli discuteranno davanti ai giudici della Libertà l'impugnazione della seconda ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini. Il giudice, in un provvedimento bis, ha confermato il carcere per il 35enne sulla base sostanzialmente delle accuse della nuora Manuela Bianchi, che con Dassilva era stata legata da una relazione sentimentale. La donna, indagata per favoreggiamento personale, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, ha reso in tre giorni di interrogatorio davanti al gip una versione tale per cui il senegalese risulterebbe sempre più indiziato del delitto. Bianchi ha raccontato che la mattina del ritrovamento del cadavere Louis l'avvisò e le disse come comportarsi con polizia e vicini di casa. Da sabato intanto il 35enne ha iniziato uno sciopero della fame in carcere, dove è rinchiuso dal 16 luglio scorso, continuando a professarsi innocente.