11 LUGLIO 2024

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11 LUGLIO 2024 - 11:50


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SANTARCANGELO DI R.: L'ex marito avrebbe avvolto Lorena in un lenzuolo e messa in auto | VIDEO

Uccisa nella sua abitazione di Santarcangelo di Romagna dall’ex marito e poi avvolta in un lenzuolo e messa in auto. Sarebbe stata questa la drammatica fine di Lorena Vezzosi. 

Lorena Vezzosi, 53 anni, è stata uccisa giovedì scorso nella sua abitazione di via Terranova a Santarcangelo di Romagna dall'ex marito Stefano Del Re, 55 anni. L’uomo l’ha poi avvolta in un lenzuolo, ha ripulito il sangue dalla scena del crimine ed è partito in auto con il cadavere fino a Casalmaggiore, nel Cremonese, dove ha fatto visita ai suoi genitori. 

Poi ha deciso di farla finita gettandosi con l’auto nel fiume Po intorno alle 3 del mattino dopo. Queste le ultime risultanze investigative su quello che, oramai è chiaro, si tratta dell’ennesimo femminicidio; un delitto a cui la comunità di Santarcangelo non era abituata.  

Gli investigatori hanno trovato tracce di sangue nell'auto, e altre indagini sono in corso nell'appartamento di via Terranova insieme ai Ris di Parma. Nell'abitazione sono stati rinvenuti la borsa e il cellulare di Lorena, ma mancano un lenzuolo e un cuscino. 

La coppia si era separata a dicembre; separazione che Del Re non accettava. Per gli inquirenti si è trattato di un omicidio d’impeto, non premeditato, magari al culmine dell’ennesima lite. C’erano tensioni per la gestione dei figli minori. Lorena è morta dopo un colpo secco al cuore con uno stiletto. 

Il sindaco di Santarcangelo, Filippo Sacchetti, ha annunciato una raccolta fondi per sostenere i due figli di Lorena. Ed è stato organizzato un presidio pubblico in piazza Ganganelli per la sera di mercoledì 17 luglio. 




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RIMINI: Arrestato militare della Marina per stalking su una collega

L'intervento della polizia a Rimini su segnalazione della madre.   Un giovane militare della Marina Italiana, in servizio sull'Amerigo Vespucci, 21 anni, originario di Lugo (Ravenna) è stato arrestato in flagrante dalla polizia a Rimini, su delega del pm Davide Ercolani, per stalking nei confronti della ex fidanzata, una 21enne anche lei militare in servizio in Capitaneria. L'arresto è avvenuto ieri sera intorno alle 22 quando il giovane ha tentato di scassinare la porta di casa dell'ex che gli aveva detto chiaramente di non volerlo più vedere. Era in realtà da tutto il giorno che il giovane militare stava attuando una serie di condotte persecutorie, minacciando anche atti autolesivi, pur di convincere la ragazza a rivedere la decisione di troncare la relazione. Era arrivato d'improvviso a Rimini in mattina a casa della 21enne con la scusa di prendere degli effetti personali dopo la fine della relazione. In casa la giovane era con la madre e un'amica di questa, e così le tre donne avevano fatto entrare il militare nella speranza di chiudere in maniera tranquilla e bonaria la faccenda. I due ragazzi, infatti, si erano lasciato un mese fa dopo una relazione cominciata nel marzo 2024. "Il problema è che lei mi vuole perfetto", diceva lui e aggiungeva: "Ma io so cosa fare, ci penso io". La ex fidanzata con la mamma e l'amica a quel punto avevano fatto di tutto per far uscire di casa il giovane. Erano andate a fare una passeggiata e per tutto il tempo lui le aveva seguite. Fin quando erano riuscite a seminarlo e far rientro a casa. Ma, intorno alle 22, lui è tornato e ha tentato di aprire la porta di casa. Temendo che la situazione degenerasse, la madre della ragazza a quel punto ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato il giovane che ancora armeggiava per aprire la porta dell'appartamento. Dopo aver raccolto la testimonianza delle tre donne, gli agenti hanno quindi rintracciato il militare che si era allontano nascondendosi nella soffitta del condominio, dietro ad una pila di vecchi mobili. Il giovane è ai domiciliari e lunedì sarà ascoltato dal gip di Rimini, Raffaella Ceccarelli, alla presenza del difensore, l'avvocata Francesca Filippucci, di Ravenna.