2 APRILE 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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2 APRILE 2024 - 15:37


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FORLI’: Detenuto morto nel carcere, pm apre un fascicolo

Un detenuto di 29 anni è stato trovato morto la notte di Pasqua nella Casa Circondariale di Forlì. L'uomo, residente a Fabriano (Ancona), padre di una bimba, originario della Tunisia, era stato trasferito dal carcere anconetano di Montacuto a quello di Forlì, tre mesi fa, su decisione della direzione carceraria. Si chiamava Mohamed Medi Cherif e scontava una misura cautelare per una rapina commessa a Jesi il 24 aprile del 2023 per la quale era stato condannato a tre anni di reclusione con una sentenza ancora non definitiva. Poco dopo la mezzanotte del 31 marzo è stato trovato senza vita nella sua cella del carcere di Forlì. La Procura, con la pm Sara Posa, ha disposto l'autopsia che è stata eseguita ieri e ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Della morte è stato avvisato sia il difensore dell'uomo, l'avvocato Ruggero Benvenuto, sia il padre della vittima. Il legale ha già chiesto di acquisire la cartella clinica del 29enne morto, comprensiva delle terapie somministrate al detenuto all'interno della casa circondariale. L'avvocato Benvenuto aveva rivolto diverse richieste, interpellando il Sert, per poter trasferire il suo assistito in una comunità. Il tunisino infatti aveva problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti. "Bisogna chiarire se le sue condizioni - commenta il legale - fossero compatibili con il carcere". Sono in corso indagini. La difesa era in procinto di presentare l'appello contro la sentenza di condanna per rapina.




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BOLOGNA: Inaugurazione anno giudiziario, protesta contro la separazione delle carriere

Anche a Bologna i magistrati hanno protestato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, contro la riforma che prevede la separazione delle carriere. Critici anche il presidente dell’assise e il procuratore generale Protesta delle toghe contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere, fuori dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della corte d’appello anche a Bologna. Prima presidio in circa 150 con Costituzione tra le mani, cartelli e coccarde tricolore, poi l’abbandono della sala al momento dell’intervento del rappresentante del ministero, Davide Galli. Per l’Anm si tratta di una riforma “punitiva” e che “indebolirà la magistratura e il suo autogoverno”. “Secondo noi altera gli equilibri democratici previsti dal costituente, prevediamo anche uno sciopero il 27 febbraio” annuncia Eleonora Pirillo, presidente regionale dell’associazione dei magistrati. Il procuratore generale Paolo Fortuna la definisce “inutile”, esortando il ministro Nordio a puntare “sui veri problemi per i cittadini”, dai tempi della giustizia alla carenza di personale. “Evitare sovrapposizione di riforme continue” l’appello del presidente della corte nella sua relazione. Calano le pendenze ma ci sono problemi d’organico anche nella relazione del procuratore generale. Nell’ultimo anno, 308 i reati iscritti per “codice rosso”, in lieve calo, ma coi reati di violenza di genere che salgono dell’11%. Aumentano anche i reati contro il patrimonio, quelli da parte di minori e per omicidio colposo sul lavoro: 38 i procedimenti in regione e 42 vittime, 26 l’anno precedente. “C’è l’attesa che il ministero svolta finalmente la sua funzione di supporto all’attività giudiziaria -commenta il presidente Giuseppe De Rosa -. A Bologna abbiamo anche gravi problemi di edilizia giudiziaria ma nonostante questo lo smaltimento dell’arretrato procede come previsto. Occorrono però necessariamente da un lato un’idea di organizzazione che per il momento non vedo e investimenti adeguati dall’altro”.