16 APRILE 2024

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16 APRILE 2024 - 11:33


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BOLOGNA: Nella centrale di Bargi continua a entrare acqua, indagini a rilento | VIDEO

Si allungano i tempi nell’inchiesta sulla strage della centrale idroelettrica di Bargi. Nella struttura continua ad entrare l’acqua del lago e questo rende impossibile e effettuare sopralluoghi.

Rendere agibile la centrale di Bargi non sarà semplice. Nell'impianto, colpito martedì da un'esplosione che ha ucciso sette persone ferendone altrettante, continua a entrare l'acqua del lago. I Vigili del fuoco hanno sospeso i lavori per svuotarlo, fermando le idrovore, in attesa che si decida come risolvere il problema. Solo dopo questo si potrà procedere con la messa in sicurezza della struttura. Tutti rallentamenti che si riflettono sull’inchiesta, avviata dalla Procura di Bologna per fare luce sulle cause della tragedia: "C'è da ripulire e solo dopo mettere a disposizione della magistratura i locali per rilievi e indagini", spiega il capo di gabinetto metropolitano di Bologna, Sergio Lo Giudice.

Parole arrivate dopo un breve incontro in Comune tra il sindaco di Bologna Matteo Lepore, quelli di Camugnano a Castiglione dei Pepoli Marco Masinara e Maurizio Fabbri e un gruppo di dirigenti di Enel. Prima i rappresentanti del gruppo avevano incontrato il prefetto Attilio Visconti e nel tardo pomeriggio, di lunedì, hanno avuto un faccia a faccia in Regione Emilia-Romagna con l'assessore al lavoro Vincenzo Colla. "Hanno dato piena disponibilità a incontrarci dopo gli accertamenti della magistratura, per aprire un nuovo cantiere della sicurezza nei luoghi di lavoro", ha detto Colla. Nell'incontro un focus particolare ha avuto la necessità di rivedere, come modello in generale, la gestione degli appalti, oltre alla necessità di sviluppare un confronto coi sindacati sulla sicurezza. Intanto fa passi avanti l'impostazione dell'inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo. In una riunione il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, ha assegnato le deleghe specifiche all'interno del pool di investigatori. Spetterà a loro avviare gli approfondimenti per capire cos'abbia causato l'esplosione, nelle ore in cui le famiglie si preparano all'ultimo saluto ai loro cari. In ospedale ci sono ancora quattro feriti: tre, a Parma, Cesena e Pisa, sono in condizioni critiche per le ustioni riportate. L’unica, notizia positiva arriva dal Sant'Orsola di Bologna: Jonathan Andrisano, l’operaio di 35 anni coinvolto nell’incidente, non è più in pericolo di vita.




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BOLOGNA: Inaugurazione anno giudiziario, protesta contro la separazione delle carriere

Anche a Bologna i magistrati hanno protestato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, contro la riforma che prevede la separazione delle carriere. Critici anche il presidente dell’assise e il procuratore generale Protesta delle toghe contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere, fuori dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della corte d’appello anche a Bologna. Prima presidio in circa 150 con Costituzione tra le mani, cartelli e coccarde tricolore, poi l’abbandono della sala al momento dell’intervento del rappresentante del ministero, Davide Galli. Per l’Anm si tratta di una riforma “punitiva” e che “indebolirà la magistratura e il suo autogoverno”. “Secondo noi altera gli equilibri democratici previsti dal costituente, prevediamo anche uno sciopero il 27 febbraio” annuncia Eleonora Pirillo, presidente regionale dell’associazione dei magistrati. Il procuratore generale Paolo Fortuna la definisce “inutile”, esortando il ministro Nordio a puntare “sui veri problemi per i cittadini”, dai tempi della giustizia alla carenza di personale. “Evitare sovrapposizione di riforme continue” l’appello del presidente della corte nella sua relazione. Calano le pendenze ma ci sono problemi d’organico anche nella relazione del procuratore generale. Nell’ultimo anno, 308 i reati iscritti per “codice rosso”, in lieve calo, ma coi reati di violenza di genere che salgono dell’11%. Aumentano anche i reati contro il patrimonio, quelli da parte di minori e per omicidio colposo sul lavoro: 38 i procedimenti in regione e 42 vittime, 26 l’anno precedente. “C’è l’attesa che il ministero svolta finalmente la sua funzione di supporto all’attività giudiziaria -commenta il presidente Giuseppe De Rosa -. A Bologna abbiamo anche gravi problemi di edilizia giudiziaria ma nonostante questo lo smaltimento dell’arretrato procede come previsto. Occorrono però necessariamente da un lato un’idea di organizzazione che per il momento non vedo e investimenti adeguati dall’altro”.