11 NOVEMBRE 2024

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11 NOVEMBRE 2024 - 12:18


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BOLOGNA: Scontri durante il corteo dei neofascisti, non si placano le polemiche | VIDEO

Continuano le polemiche dopo gli scontri di sabato scorso a Bologna in occasione del corteo organizzato da alcuni gruppi neofascisti. Duri i commenti degli esponenti del Governo sia coi manifestanti che con l'amministrazione comunale, mentre fra sindaco e prefetto è botta e risposta sul mancato spostamento della manifestazione lontano dal centro cittadino

Non si fermano le polemiche dopo gli scontri di sabato scorso a Bologna, con 10 manifestanti e tre agenti rimasti lievemente feriti e una lunga scia di interventi su quanto accaduto anche da parte della politica nazionale. Il primo, con toni durissimi, è stato il vicepremier Matteo Salvini, parlando di “zecche rosse, comunisti delinquenti e criminali da centri sociali”. “Ci hanno mandato 300 camicie nere nonostante ci fosse contrarierà alla manifestazione dei neofascisti all'interno del comitato per l'ordine pubblico; il Viminale ci deve delle risposte” la replica immediata del sindaco Matteo Lepore, ipotizzando neanche troppo velatamente strumentalizzazioni politiche e persino pressioni da Roma per confermare l'evento nel cuore della città. Neanche 24 ore dopo il prefetto, Attilio Visconti, ha fatto sapere che “la manifestazione era stata oggetto di approfondito esame in sede di comitato” e che “dopo un'attenta analisi si è preso atto della insussistenza di motivazioni che avrebbero potuto legittimare un divieto dello svolgimento della stessa”, smentendo categoricamente alcun genere di interferenza “dal Ministero dell'interno o da chiunque altro”, prendendosela con lo stesso Lepore e con la sua versione dei fatti. Eppure, stando al verbale del comitato, datato 5 novembre, emergerebbe come dallo stesso tavolo fosse emersa la volontà di spostare la manifestazione della Rete dei Patrioti e di Casapound “al di fuori del centro storico”, ipotizzando Piazza della Pace, vicino allo stadio. Qualcosa è però cambiato nelle ore successive e le scene di quanto accaduto a Bologna hanno fatto velocemente il giro del Paese. “Io c'ero al comitato, mi auguro che la prefettura vorrà rettificare” dice la capo di gabinetto del Comune, Matilde Madrid. Ad intervenire su quanto successo sono stati poi anche la premier Giorgia Meloni, che ha subito parlato di “sinistra che foraggia questi facinorosi anziché dare solidarietà alle forze dell'ordine”, oltre ai commenti in senso opposto di Anpi, della vicesindaca Clancy, del candidato alle Regionali Michele De Pascale e di numerosi esponenti del centrosinistra. Altro fronte aperto dalla vicenda, infine, riguarda alcuni video diffusi sul web in cui si vedono esponenti di estrema destra quasi dare ordini ai funzionari dell'ordine pubblico durante il corteo. Il sindacato di polizia Silp Cgil parla di episodio inaccettabile. La Questura smentisce e parla di “interlocuzioni che rientrano nel normale dialogo che nel corso di ogni manifestazione avviene al fine di garantirne l’ordinato e pacifico svolgimento”.




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