BOLOGNA: Omicidio Matteuzzi, l’ex fidanzato, “ancora ossessionato da lei”
"Non chiedo niente, ho fatto una cosa orribile, anche se non ero al 100% ciò che ho fatto non ha giustificazione. Io mi sono preso le mie responsabilità, ho detto che queste non sono cose normali, chi toglie la vita ad altre persone fa una cosa abominevole". Lo ha detto l'ex calciatore 28enne, Giovanni Padovani, rilasciando dichiarazioni spontanee durante il processo d'Appello che lo vede imputato a Bologna per l'omicidio dell'ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, 56 anni. In primo grado Padovani è stato condannato all'ergastolo e la Procura ha chiesto la conferma della sentenza. "Prima della sentenza di primo grado ero molto emozionato, non volevo neanche parlare. Stavolta sapevo di parlare. Avendo rilevato che non ho niente - ha detto l'imputato - merito l'ergastolo, sono chiaramente pentito e chiedo scusa alla famiglia di Alessandra, alle sue amicizie e alle istituzioni. Mi ritrovo qui sicuramente con ancora dei problemi psichiatrici, anche se qualcuno dice che non è così. Ho una ossessione per Alessandra, penso a lei tutti i giorni e so che c'è qualcosa che non va, questo mi fa soffrire". Padovani ha aggiunto: "Ho il peso di aver tolto la vita ad una donna che amo e di cui sono ancora ossessionato, quando il raziocinio ti abbandona fai cose incredibili. Io non sono mai stato geloso delle donne con cui sono stato. In questo caso ci sono state delle dinamiche tossiche. Da quando ho conosciuto Alessandra sono passati quattro anni e io sto ancora così". Dopo le parole di Padovani, è cominciato l'intervento del suo legale, Gabriele Bordoni.
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