29 OTTOBRE 2024

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29 OTTOBRE 2024 - 08:23


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ANCONA: Scia di furti in ospedale, condannato ladro seriale riminese

Il tribunale di Ancona oggi ha condannato un 65enne di Rimini accusato di aver fatto furti in serie all'ospedale di Torrette, ad Ancona, ai danni di pazienti ricoverati. Il giudice Corrado Ascoli ha inflitto una pena di 3 anni e 6 mesi per utilizzo indebito di carte di credito, quelle sparite dai portafogli dei degenti. La scia di furti si era verificata tra il 2017 e il 2018. Stando alle accuse l'imputato (che ha sempre rigettato ogni colpa) attendeva che i pazienti uscissero dalla camera per visite o interventi chirurgici per derubarli di soldi, bancomat e in un caso anche di un cellulare. Tra le vittime c'è stata perfino una guardia giurata ricoverata in Cardiochirurgica per un infarto. Mentre veniva operata gli è spartito telefonino e portafoglio. Una indagine congiunta di polizia e carabinieri ha fatto trovare il presunto ladro, il 65enne riminese, finito a processo per furto aggravato e indebito utilizzo di carte. La prova dei furti non è stata dimostrata. Riconosciuto dal giudice, che nel dispositivo letto in aula lo ha definito "un delinquente professionale", solo l'uso delle carte di credito e dei bancomat di due derubati.




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RIMINI: Caso Pierina, 15 maggio nuova udienza al Riesame per Dassilva

Caso Pierina, l'udienza per Louis Dassilva davanti al Tribunale del Riesame di Bologna è stata fissata per il 15 maggio. Tra due settimane i difensori (gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi) del 35enne senegalese ritenuto dalla Procura della repubblica di Rimini l'assassino di Pierina Paganelli discuteranno davanti ai giudici della Libertà l'impugnazione della seconda ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini. Il giudice, in un provvedimento bis, ha confermato il carcere per il 35enne sulla base sostanzialmente delle accuse della nuora Manuela Bianchi, che con Dassilva era stata legata da una relazione sentimentale. La donna, indagata per favoreggiamento personale, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, ha reso in tre giorni di interrogatorio davanti al gip una versione tale per cui il senegalese risulterebbe sempre più indiziato del delitto. Bianchi ha raccontato che la mattina del ritrovamento del cadavere Louis l'avvisò e le disse come comportarsi con polizia e vicini di casa. Da sabato intanto il 35enne ha iniziato uno sciopero della fame in carcere, dove è rinchiuso dal 16 luglio scorso, continuando a professarsi innocente.