EMILIA ROMAGNA: Al via il percorso per la legge sugli affitti brevi a uso turistico | VIDEO
La regione Emilia Romagna ha iniziato il percorso per l’avvio di una normativa legata alla regolamentazione degli affitti brevi a uso turistico e per rispondere alla problematiche dell’emergenza abitativa.
Prende il via l’iter per la creazione di una legge regionale per regolamentare gli affitti brevi a uso turistico. Un percorso per contrastare il fenomeno dell’emergenza abitativa e offrire un quadro normativo tra promozione turistica, diritto all’abitare e identità urbana. Il primo tavolo di confronti con tutti i soggetti interessati partirà a maggio, per un fenomeno che solo a Bologna stima 6.700 alloggi per gli affitti brevi a fronte di una domanda abitativa di quasi 17mila alloggi. Una legge anche per sopperire a una normativa nazionale mancante sul tema e fornire ai comuni un percorso chiaro da applicare.
"È più che mai urgente- spiegano gli assessori Frisoni e Paglia- un intervento regionale, data l'insufficienza della normativa nazionale su un tema tanto cruciale. I Comuni stanno facendo la loro parte con gli strumenti che hanno, ma serve una cornice normativa meglio definita che, tenendo conto delle diversitá territoriali, consenta di agire con maggiore efficacia, tutelando il diritto all'abitare e preservando le qualità del nostro consolidato settore turistico ricettivo. L'introduzione- proseguono i due assessori- del Codice Identificativo di Riferimento (CIR) e, più recentemente, del Codice Identificativo Nazionale (CIN) ha rappresentato un primo passo utile a censire e tracciare gli alloggi turistici, ma non basta: in alcuni centri urbani il numero di appartamenti destinati ai turisti sta superando quello a disposizione di altre categorie, dai lavoratori agli studenti. Sul fronte della ricettività turistica se gli affitti brevi e le locazioni ad uso turistico possono essere una opportunità, soprattutto nelle aree interne, per ampliare l'offerta ricettiva altrimenti carente, nei territori già ad alta vocazione turistica una non corretta applicazione della loro disciplina rischia di creare squilibri nei confronti del sistema ricettivo esistente. Dunque- concludono Frisoni e Paglia-è necessario trovare un nuovo equilibrio che permetta di valorizzare l'accoglienza senza snaturare le città, in particolare i centri storici. Lavoriamo insieme ai soggetti interessati per offrire strumenti normativi che i comuni possano adattare alle proprie esigenze territoriali".