8 SETTEMBRE 2025

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8 SETTEMBRE 2025 - 16:13


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BOLOGNA: Yoox, via agli scioperi in attesa del tavolo di confronto | VIDEO

Con le prime assemblee all'apertura di ogni turno di lavoro sono iniziati gli scioperi già annunciati dai dipendenti della Yoox in risposta ai tagli previsti dall’azienda che lo scorso 2 settembre ha annunciato il ridimensionamento in tutte le sedi senza però attivare almeno gli ammortizzatori sociali
 

Prima giornata di sciopero e riunioni con i rappresentati sindacali per i lavoratori delle sedi italiane della Yoox che lo scorso 2 sette,bee ha annunciato esuberi nel nostro Paese per oltre 200 persone. Di queste ben 160 sono dislocate nelle due sedi bolognesi ed in particolare all'interporto. A dare sostegno ai dipendenti era presente anche Virgilio Merola, attuale deputato PD dopo essere stato sindaco della città Metropolitana, che ha sottolineato come ci si attenda un serio confronto con la proprietà tedesca della Yoox al fine di evitare una tale crisi che ricadrebbe solo sulle famiglie di chi lavora. "Nel nostro territorio non permettiamo - come già avvenuto per La Perla o la Magneti Marelli - che siano i dipendenti a pagare. In più l'azienda non ha mai prospettato problemi nei ripetuti incontri richiesti dai sindacati. Ci aspettiamo pertanto risposte concrete nelle sedi preposte per ovviare a questa improvvisa crisi".




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BOLOGNA: Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame

Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini. Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov. Nel corso della protesta ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità. "Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto", ha detto Canestrini. In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.