5 LUGLIO 2025

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5 LUGLIO 2025 - 12:31


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RIMINI: Difesa del suolo, terminati i lavori a Misano Adriatico

Sono terminati a Misano Adriatico (RN) i lavori di difesa delle sponde del torrente Conca, in particolare nel tratto arginato a valle dell’omonima diga.

Grazie alla creazione di 150 metri di scogliera sul fiume è stato realizzato un intervento necessario a seguito delle recenti alluvioni. Gli allagamenti che hanno colpito la zona avevano provocato un lungo cedimento nelle golene interne al corso d’acqua, con il rischio di erosione degli argini in caso di maltempo.

L’intervento, del costo di circa 200mila euro, conclude una serie di lavori su Conca, Tavolo e Ventena, finanziati dai Fondi di coesione e sviluppo europei e realizzati dall’Ufficio di Rimini dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. Inoltre, grazie a una seconda tranche di finanziamenti europei, saranno avviati ulteriori lavori di consolidamento e ringrosso degli argini del Conca dalla diga fino alla foce, di notevole importanza per mettere in sicurezza Misano Adriatico e Cattolica.


I lavori

Per realizzare le opere sono stati utilizzati dei massi ciclopici, cementati alla base, da rinverdire dopo l’estate con talee di salice e semina. I massi, provenienti dalle cave di Fiorenzuola (FI), sono stati posati accuratamente a uno a uno, fino a creare una scogliera lunga circa 150 metri, con un’altezza media di 3 metri e mezzo sopra il fondo del fiume.

La deviazione delle acque in alveo, indispensabile per consentire i lavori, la riprofilatura della golena e la sistemazione delle piste bianche sugli argini, compromesse dal passaggio dei mezzi pesanti, sono state opere accessorie, ma significative, a completamento di un intervento che ha richiesto il taglio solo di alcuni alberi in stato pericolante al bordo dell’erosione.




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BOLOGNA: Nell'area metropolitana meno incidenti, morti e feriti

Nel 2024 nella intera Città metropolitana di Bologna sono avvenuti 3.900 incidenti stradali con infortunati, 169 in meno rispetto a quelli rilevati nel 2023 (-4,2%). Sono 48 le persone decedute (29 in meno, che corrispondono a una diminuzione del 37,7%) e 5.151 quelle ferite (234 in meno, pari a un calo del 4,3%). Una tendenza positiva che risulta decisamente più marcata nel Comune di Bologna: nel 2024 rispetto al 2023, infatti, nel capoluogo gli incidenti si sono ridotti del 9,8% (212 in meno), le persone decedute del 47,6% (10 in meno) e quelle ferite del 10,7% (292 in meno). È quanto emerge dal report sugli incidenti stradali nei Comuni della Città metropolitana di Bologna, rilevati da tutte le forze dell'ordine, e pubblicato a cura dell'Ufficio statistica. "E' un risultato importante, che conferma quanto già emergeva dalle prime analisi provvisorie sull'efficacia della strategia Città 30. In particolare, la riduzione dei picchi di velocità si conferma come la misura più efficace tra quelle finora messe in campo", ha detto Simona Larghetti, consigliera metropolitana delegata alla Mobilità sostenibile.Il 70% degli incidenti si verifica in un contesto urbano, il 20% in extra-urbano, il 10% su autostrada e tangenziale. Anche la mortalità avviene maggiormente in ambito urbano. Tra le strade dove è stato rilevato almeno un incidente con infortunati, le statali Porrettana e via Emilia continuano a essere quelle con il maggior numero di sinistri, rispettivamente 83 e 62. A Bologna si concentrano più della metà degli incidenti (1.946) e 11 decessi, in diminuzione rispetto al 2023 (erano 21). Escludendo gli incidenti avvenuti su autostrada e tangenziale, il tasso di incidentalità della Città metropolitana evidenzia che ogni 1.000 abitanti ci sono 3,8 incidenti, e i Comuni dove tale tasso è più elevato sono, in ordine decrescente, Bentivoglio (7,8), Bologna (4,7), Argelato (4,3). Pedoni, ciclisti, ciclomotoristi e motociclisti comprendono il 54,2% dei decessi e la categoria più rappresentata nel 2024 è quella dei motociclisti, con 16 morti, mentre tra i pedoni i decessi sono 4, di cui 3 con un'età superiore agli 80 anni. Anche tra le diverse categorie di ciclisti si osservano 4 decessi, tra cui un morto su monopattino