BOLOGNA: Giorno del Ricordo, scontro tra Lepore e Bignami | VIDEO
Non si placano le polemiche dopo quanto accaduto a Bologna con un gruppo di militanti di Gioventù Nazionale che sarebbe entrato nella sede del Comune senza autorizzazione. Toni alti tra il Sindaco e alcuni esponenti della destra che minacciano azioni di denuncia e querele.
E’ scontro tra il Sindaco di Bologna Matteo Lepore e alcuni esponenti della destra, dopo che un gruppo di militanti di Gioventù Nazionale in corteo per commemorare le Foibe si sarebbe introdotto senza autorizzazione a Palazzo d’Accursio, già chiuso, per deporre una corona commemorativa per il Giorno del Ricordo senza alcun accordo con l’amministrazione. Un comportamento non condiviso dal primo cittadino della città che sporgerà denuncia per l’accaduto, che parla di scena grottesca e tragicomica.
“Ho letto il comunicato del Sindaco di Bologna e presenterò querela per calunnia e diffamazione – afferma il Capogruppo di FdI alla Camera Galeazzo Bignami. Preciso di aver affidato ai miei legali mandato al fine di tutelarmi anche sede civile visto che Lepore continua a sostenere che avrei contribuito a un presunto ingresso abusivo in una sede comunale. Confido che si proceda celermente verso chi diffama perché non va bene accostarci ai fascisti, quando abbiamo una documentazione video che dimostra altro. La corona è stata deposta fuori e io poi sono andato via”. Secondo Bignami, due consigliere avrebbero "citofonato e sono state fatte entrare, probabilmente per mettere al riparo quella corona.
Con lui l’Eurodeputato di FdI Stefano Cavedagna: “Sto denunciando Lepore, un atto dovuto, e voluto, per le sue menzogne. Diffamazione e falsità nei nostri confronti. Nessun 'corteo' è entrato in Comune, nonostante la manifestazione di Gioventù Nazionale fosse peraltro autorizzata a deporre una corona nel cortile comunale come da comunicazione che ho formulato alla Questura, come da 15 anni a questa parte".
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BAGNACAVALLO: Lamone, proseguono i lavori per rinforzare l'argine
Proseguono i lavori della Regione per mettere in sicurezza il Lamone che, in seguito agli ultimi eventi meteorologici, presenta alcune fessurazioni nell’argine che interessa alcuni tratti dei comuni di Bagnacavallo e Ravenna. Su tutte le fessurazioni, a partire prioritariamente da quelle di maggiore entità, sono già in corso interventi urgenti di impermeabilizzazione con miscela (tipo bentonitico) per evitare infiltrazioni e attività di telonatura con lo scopo di rallentare l’eventuale saturazione/filtrazione in caso di piene del fiume il cui livello idrometrico vada ad interessare direttamente il corpo arginale. Le valutazioni effettuate hanno da subito evidenziato l’elevata complessità dell’intervento strutturale da realizzare sui corpi arginali che non può essere eseguito nell’immediato per le condizioni meteorologiche del periodo e per il possibile manifestarsi di ulteriori eventi di piena critici. A rendere ancora più complessa la situazione concorrono sia le caratteristiche geometriche delle arginature sia la presenza di un esteso abitato collocato a ridosso dell’arginatura che rende molto complessa l’attività di cantierizzazione. Situazione sulla quale il presidente della Regione, Michele de Pascale, si è confrontato sia con il Commissario alla ricostruzione, Fabrizio Curcio, sia con il direttore del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabio Ciciliano. “Siamo al lavoro senza sosta, insieme ai sindaci e alle sindache, per mettere in sicurezza definitivamente il Lamone- afferma la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini-. Il presidente de Pascale ha già rappresentato al commissario Curcio la necessità di inserire uno stanziamento adeguato all’intervento strutturale da finanziare all’interno dell’ordinanza commissariale 13 ter. Siamo fiduciosi che la richiesta sarà accolta e che, non appena le condizioni meteo lo consentiranno, potranno partire i cantieri. Nel frattempo proseguono le operazioni di infiltrazione e telonatura per consolidare i tratti arginati”. L’Agenzia regionale di Protezione civile insieme ai Comuni di Ravenna, Bagnacavallo e Russi, stanno predisponendo un piano specifico (fase di previsione e in corso di evento) collegato al sistema di allertamento e alla rete dei sensori coordinata da Arpae, per la necessaria tutela delle persone. Fino a quando l’intervento strutturale sull’argine non sarà completato sarà perciò vietato a chiunque accedere alle aree interessate. Intanto, giovedì 27 alle 20.45 alla Sala azzurra di Villanova di Bagnacavallo (Piazza Lieto Pezzi 3) si terrà un incontro aperto alla cittadinanza per rappresentare ai cittadini la situazione e rispondere ad ogni loro dubbio.