8 OTTOBRE 2025

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8 OTTOBRE 2025 - 11:42


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BOLOGNA: Cgil in piazza per sostenere Freedom Flotilla

Anche la Cgil sarà in piazza Maggiore, a Bologna, oggi pomeriggio alle 18, al presidio organizzato dopo l'attacco questa notte alla seconda Freedom Flotilla da parte dell'esercito israeliano. Una manifestazione "non preavvisata" ha fatto sapere la Questura. "Essere l'equipaggio di terra della Global Sumud Flotilla - scrive Cgil Bologna sui profili social - ci impone di continuare a mobilitarci per fermare il genocidio, rompere l'assedio illegale imposto dal governo israeliano e aprire canali umanitari per salvare la popolazione di Gaza. Allo stesso tempo il tentativo del nostro Governo di attaccare l'operazione umanitaria della Global Sumud Flotilla e contemporaneamente il diritto di sciopero e la possibilità stessa di mobilitarsi al fianco del popolo palestinese, rafforzano ancora di più la necessità storica di contrastare la complicità del nostro Paese e dell'Unione Europea con il governo genocida di Netanyahu". La Cgil invita quindi "lavoratrici e lavoratori ed essere in piazza questa sera e a continuare a tenere una luce accesa sul popolo palestinese".




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BOLOGNA: Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame

Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini. Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov. Nel corso della protesta ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità. "Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto", ha detto Canestrini. In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.