8 OTTOBRE 2025

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8 OTTOBRE 2025 - 19:29


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BOLOGNA: Centinaia di manifestanti in piazza Maggiore in presidio per la Palestina

Qualche centinaio di manifestanti si sono radunati in piazza Maggiore, ai cori di "Palestina libera" e "Blocchiamo tutto", tra i sindacati di Usb e qualche esponente della Cgil, insieme a diversi collettivi tra cui Cua e Cambiare Rotta, per una manifestazione non preavvisata, indetta contro l'intercettazione e l'abbordaggio, avvenuto stamattina da parte di Israele, di diverse navi della Freedom Flotilla, il secondo gruppo della missione umanitaria che trasportava a Gaza medicine.

    Ma anche contro quella che i manifestanti hanno definito una "violenta repressione da parte della polizia riservata ieri" a chi era sceso in piazza, nonostante i divieti da parte della Questura, per l'anniversario del 7 ottobre. "Abbiamo scioperato due volte in due settimane con una forza che non capitava da anni, se pensano che caricarci a caso come è successo ieri in via Rizzoli ci fermerà si sbagliano, ci troveranno ancora più numerosi nelle piazze", hanno urlato i manifestanti.

    In piazza, infine, anche avvocati, tra cui Marina Prosperi e Nazzarena Zorzella, per denunciare la gestione a loro avviso "gravemente sproporzionata e disorganizzata" da parte della Questura nella manifestazione di ieri: "Ci sono state altre persone fermate e denunciate oltre all'arresto di ieri" e "l'udienza di convalida per la ragazza 22enne arrestata si terrà domani" ha detto Prosperi, aggiungendo che "un'altra ragazza è in ospedale e sta soffrendo molto: la stessa repressione che l'altra sera non ha provocato un arresto, ma lesioni gravissime", riferendosi alla giovane ferita all'occhio lo scorso giovedì dai fumogeni.




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BOLOGNA: Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame

Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini. Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov. Nel corso della protesta ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità. "Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto", ha detto Canestrini. In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.