11 MAGGIO 2024

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11 MAGGIO 2024 - 12:21


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ROMAGNA: Pil turismo, Rimini in testa, bene la Riviera | VIDEO

Romagna protagonista nel turismo nazionale. Le sue principali località costiere producono oltre 5 miliardi di valore aggiunto. In testa a livello nazionale vi è Rimini, ma sono ben posizionate anche Cesenatico, Riccione e Cervia.

 

La Romagna dà un contributo fondamentale al Pil nazionale derivante dal turismo. Sono sette le località della sua Riviera – tenendo conto anche di Comacchio – nella classifica delle 30 località turistiche per creazione di ricchezza nel 2023 elaborata da Sociometrica su dati Istat e presentata dal Sole 24 Ore.

Prima a livello nazionale è Rimini che da sola è stata in grado di produrre l’anno scorso un valore aggiunto di quasi 1 miliardo e mezzo di euro. Dopotutto la città ha chiuso il 2023 con un aumento delle presenze del 4% rispetto all’anno prima, e il conseguente giro d’affari l’ha dunque posizionata al vertice della classifica nazionale.

Ma la spesa turistica genera un ottimo impatto sull’economia locale di altre mete della Riviera Romagnola. Si posizionano infatti nella top ten Cesenatico, Riccione e Cervia, rispettivamente all’ottavo, nono e decimo posto, tutte quante con un valore aggiunto superiore ai 700 milioni di euro.

Ma la Romagna continua a brillare, perché nelle prime 30 posizioni ricadono pure Comacchio al 14mo posto, Bellaria-Igea Marina al 16mo e Cattolica al 23mo, con un Pil turistico che va dai 500 e rotti milioni la prima ai 350 la terza.

I dati non possono che incoraggiare il territorio in vista di una stagione balneare che, secondo le previsioni degli operatori, potrebbe raggiungere nuovi record grazie all’apporto degli stranieri.




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BOLOGNA: Nell'area metropolitana meno incidenti, morti e feriti

Nel 2024 nella intera Città metropolitana di Bologna sono avvenuti 3.900 incidenti stradali con infortunati, 169 in meno rispetto a quelli rilevati nel 2023 (-4,2%). Sono 48 le persone decedute (29 in meno, che corrispondono a una diminuzione del 37,7%) e 5.151 quelle ferite (234 in meno, pari a un calo del 4,3%). Una tendenza positiva che risulta decisamente più marcata nel Comune di Bologna: nel 2024 rispetto al 2023, infatti, nel capoluogo gli incidenti si sono ridotti del 9,8% (212 in meno), le persone decedute del 47,6% (10 in meno) e quelle ferite del 10,7% (292 in meno). È quanto emerge dal report sugli incidenti stradali nei Comuni della Città metropolitana di Bologna, rilevati da tutte le forze dell'ordine, e pubblicato a cura dell'Ufficio statistica. "E' un risultato importante, che conferma quanto già emergeva dalle prime analisi provvisorie sull'efficacia della strategia Città 30. In particolare, la riduzione dei picchi di velocità si conferma come la misura più efficace tra quelle finora messe in campo", ha detto Simona Larghetti, consigliera metropolitana delegata alla Mobilità sostenibile.Il 70% degli incidenti si verifica in un contesto urbano, il 20% in extra-urbano, il 10% su autostrada e tangenziale. Anche la mortalità avviene maggiormente in ambito urbano. Tra le strade dove è stato rilevato almeno un incidente con infortunati, le statali Porrettana e via Emilia continuano a essere quelle con il maggior numero di sinistri, rispettivamente 83 e 62. A Bologna si concentrano più della metà degli incidenti (1.946) e 11 decessi, in diminuzione rispetto al 2023 (erano 21). Escludendo gli incidenti avvenuti su autostrada e tangenziale, il tasso di incidentalità della Città metropolitana evidenzia che ogni 1.000 abitanti ci sono 3,8 incidenti, e i Comuni dove tale tasso è più elevato sono, in ordine decrescente, Bentivoglio (7,8), Bologna (4,7), Argelato (4,3). Pedoni, ciclisti, ciclomotoristi e motociclisti comprendono il 54,2% dei decessi e la categoria più rappresentata nel 2024 è quella dei motociclisti, con 16 morti, mentre tra i pedoni i decessi sono 4, di cui 3 con un'età superiore agli 80 anni. Anche tra le diverse categorie di ciclisti si osservano 4 decessi, tra cui un morto su monopattino