EMILIA-ROMAGNA: Strage Suviana, Cgil, “Cambiare la legge sul lavoro” | VIDEO
La strage di Suviana è solo l’ultimo capitolo delle tragedie sul lavoro che avvengono quotidianamente in Italia. E’ il motivo per cui la Cgil ha organizzato un referendum per chiedere più sicurezza e punire i responsabili. Intanto proseguono le indagini alla centrale idroelettrica.
E’ stata recuperata e consegnata agli inquirenti la seconda scatola nera della centrale idroelettrica di Bargi che potrebbe aiutare gli inquirenti a capire cosa sia successo una settimana fa nell’impianto del bacino di Suviana, dove hanno perso la vita 7 persone. Si tratta del dispositivo che registra tutti i dati relativi alla prima turbina, quella collaudata pochi giorni prima dell’incidente. Dati che verranno poi confrontati con la scatola nera della seconda turbina, quella esplosa martedì scorso, per cercare di rilevare cosa è andato scorso. Oltre a questo tuttavia, ci sono ancora poche novità sulle indagini, che procedono a rilento soprattutto a causa del fatto che i luoghi dell’incidente sono ancora inaccessibili. La mancanza di sicurezza sul lavoro è stata al centro di un convegno della Cgil a Cesena.
“Sono 1041 i decessi sul lavoro nel 2023, nella nostra provincia ne abbiamo registrati 13, il doppio rispetto al 2022 – spiega la segretaria della Cgil Forlì-Cesena Maria Giorgini - Questo dipende tutto dal fatto che in questi anni non si è voluto affrontare i nodi legati a queste stragi”
E’ il motivo per cui il sindacato ha lanciato una campagna referendaria per chiedere maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro. In particolare individuando la responsabilità del committente in caso di incidenti, in modo da rompere lo schema legato ad appalti e subappalti.
“C’è una responsabilità di sistema, di come funzionano le imprese e il mercato – continua Francesca Re David - E’ necessario cambiare il sistema e rimettere al centro le persone”
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