BOLOGNA: Tragedia a Suviana, Cgil e Uil in corteo | VIDEO
Dopo la tragedia della centrale idroelettrica di Suviana, i sindacati di Cgil e Uil sono scesi in piazza a Bologna per manifestare contro questa ennesima strage: più formazione e sicurezza e maggiore chiarezza sui contratti di lavoro sono le richieste rivolte al Governo.
Basta morti sul lavoro. E’ la richiesta che arriva dalla manifestazione organizzata a Bologna da Cgil e Uil che ha visto la partecipazione di lavoratori, cittadini e diverse personalità politiche e istituzionali. Da Piazza Maggiore la richiesta al Governo è di più investimenti su formazione e sicurezza e chiarezza sui contratti di lavoro in materia di appalti e subappaltati, dopo la tragedia alla centrale idroelettrica di Suviana nel bolognese. Una tragedia che parte da alcune segnalazioni su problematiche presenti, ma non ascoltate: l’auspicio è una collaborazione totale da parte di tutti per capire quanto accaduto, con i lavoratori del settore che a oggi si sentono totalmente insicuri sui luoghi di lavoro.
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BAGNACAVALLO: Lamone, proseguono i lavori per rinforzare l'argine
Proseguono i lavori della Regione per mettere in sicurezza il Lamone che, in seguito agli ultimi eventi meteorologici, presenta alcune fessurazioni nell’argine che interessa alcuni tratti dei comuni di Bagnacavallo e Ravenna. Su tutte le fessurazioni, a partire prioritariamente da quelle di maggiore entità, sono già in corso interventi urgenti di impermeabilizzazione con miscela (tipo bentonitico) per evitare infiltrazioni e attività di telonatura con lo scopo di rallentare l’eventuale saturazione/filtrazione in caso di piene del fiume il cui livello idrometrico vada ad interessare direttamente il corpo arginale. Le valutazioni effettuate hanno da subito evidenziato l’elevata complessità dell’intervento strutturale da realizzare sui corpi arginali che non può essere eseguito nell’immediato per le condizioni meteorologiche del periodo e per il possibile manifestarsi di ulteriori eventi di piena critici. A rendere ancora più complessa la situazione concorrono sia le caratteristiche geometriche delle arginature sia la presenza di un esteso abitato collocato a ridosso dell’arginatura che rende molto complessa l’attività di cantierizzazione. Situazione sulla quale il presidente della Regione, Michele de Pascale, si è confrontato sia con il Commissario alla ricostruzione, Fabrizio Curcio, sia con il direttore del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabio Ciciliano. “Siamo al lavoro senza sosta, insieme ai sindaci e alle sindache, per mettere in sicurezza definitivamente il Lamone- afferma la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini-. Il presidente de Pascale ha già rappresentato al commissario Curcio la necessità di inserire uno stanziamento adeguato all’intervento strutturale da finanziare all’interno dell’ordinanza commissariale 13 ter. Siamo fiduciosi che la richiesta sarà accolta e che, non appena le condizioni meteo lo consentiranno, potranno partire i cantieri. Nel frattempo proseguono le operazioni di infiltrazione e telonatura per consolidare i tratti arginati”. L’Agenzia regionale di Protezione civile insieme ai Comuni di Ravenna, Bagnacavallo e Russi, stanno predisponendo un piano specifico (fase di previsione e in corso di evento) collegato al sistema di allertamento e alla rete dei sensori coordinata da Arpae, per la necessaria tutela delle persone. Fino a quando l’intervento strutturale sull’argine non sarà completato sarà perciò vietato a chiunque accedere alle aree interessate. Intanto, giovedì 27 alle 20.45 alla Sala azzurra di Villanova di Bagnacavallo (Piazza Lieto Pezzi 3) si terrà un incontro aperto alla cittadinanza per rappresentare ai cittadini la situazione e rispondere ad ogni loro dubbio.