2 DICEMBRE 2024

12:59

NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

583 visualizzazioni


2 DICEMBRE 2024 - 12:59


NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

583 visualizzazioni



EMILIA-ROMAGNA: Emergenze, Numero Unico Europeo 112 da domani sarà attivo | VIDEO

Un solo numero di telefono, il 112, per richiedere l’intervento della Polizia, dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco, del Soccorso sanitario e del Soccorso in mare.

Sarà possibile in Emilia-Romagna da domani, quando sarà attivo il Numero Unico Europeo di Emergenza 112: l’avvio in regione riguarda i distretti telefonici con prefisso 051, che coinvolge prevalentemente la parte settentrionale della Città metropolitana di Bologna e il comune di Cento (FE), e 0534, che coinvolge prevalentemente l’area di Porretta Terme, sempre nel bolognese. Nelle prossime settimane il NUE sarà esteso gradualmente a tutto il territorio regionale, con una copertura completa entro il 1° aprile 2025.

Il servizio è stato presentato in conferenza stampa dalla presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna e assessora alla Protezione civile Irene Priolo, dall’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini, dal viceprefetto vicario di Bologna Beaumont Bortone, dal coordinatore della rete regionale dell’emergenza 118 Antonio Pastori e dai rappresentanti delle forze dell’ordine e dei servizi di emergenza coinvolti.

L’attivazione del Numero Unico Europeo 112 non sostituisce, ma si affianca e si integra con gli attuali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530), che continuano a restare attivi: i cittadini, dunque, potranno chiamare il 112 per qualsiasi tipo di emergenza, oppure continuare a comporre i diversi numeri abituali.

Viene così recepita la direttiva dell’Unione europea indirizzata ad armonizzare i servizi di emergenza e a permettere a chiunque si trovi sul suolo europeo di effettuare chiamate di emergenza componendo un unico numero di telefono valido in tutti gli Stati membri. Una novità introdotta, con tempi diversi, sull’intero territorio nazionale, e che in Emilia-Romagna ha visto lavorare insieme, in un rapporto di stretta e proficua collaborazione, tutte le istituzioni coinvolte: Regione, Prefettura di Bologna, Prefetture e Questure regionali, articolazioni regionali e provinciali dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale, della Capitaneria di Porto e il Servizio 118.

La centralizzazione delle chiamate assicurerà, dal punto di vista organizzativo e operativo, una gestione coordinata e integrata tra le diverse forze coinvoltela tracciabilità della chiamata, la risposta multilingue e l’accesso alle persone con disabilità, anche dell’udito.

“Si avvia per l’Emilia-Romagna un percorso che, entro pochi mesi, permetterà a ogni persona presente sul territorio regionale di comporre un solo numero di telefono per chiedere aiuto in qualsiasi genere di emergenza- sottolineano Priolo e Donini-. Con un salto di qualità, perché il Numero Unico Europeo 112 migliorerà la velocità e la precisione della risposta agli utenti e faciliterà il lavoro degli operatori, liberandoli dal compito di rispondere alle chiamate improprie che spesso congestionano le centrali operative. Ringraziamo- concludono la presidente e l’assessore- tutte le istituzioni coinvolte, con le quali abbiamo lavorato per raggiungere questo risultato complesso, che riguarda l’intera macchina del sistema di emergenza, non solo quella sanitaria”.   

"L'imminente avvio, su base regionale, del NUE, numero unico di emergenza, rappresenta, al contempo, un traguardo imprescindibile per la regione Emilia-Romagna, indice della proficua e duratura collaborazione tra le Istituzioni, e l'inizio di una nuova fase, corale ed efficiente, di gestione delle emergenze- afferma il vice prefetto vicario di Bologna, Beaumont Bortone-. La Prefettura di Bologna, unitamente alle Prefetture e Questure regionali, e alle articolazioni regionali e provinciali dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale e della Capitaneria di Porto, hanno operato in stretto raccordo con la Regione e il Servizio 118, rinsaldando ed ampliando la sinergia istituzionale e il "lavoro di squadra" che da sempre in Emilia-Romagna connotano i rapporti tra le Istituzioni". 

Come funziona

Il modello organizzativo messo a punto dalla Regione, in collaborazione con il Ministero dell’Interno e i vertici delle Forze dell’ordine e dei Servizi di emergenza coinvolti, prevede che tutte le chiamate effettuate ai tradizionali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530, che continueranno a funzionare esattamente come prima) siano convogliate e prese in carico dalle due Centrali Uniche di Risposta (CUR), collocate una a Bologna e una a Parma, a seconda della provenienza della chiamata.  

Il nuovo sistema di gestione delle chiamate permette alle CUR di ricevere in tempo reale l’identificativo e di localizzare in maniera rapida ed immediata la posizione geografica dell’utente, riducendo il tempo di intervista del chiamante. Migliora ulteriormente, inoltre, la capacità di risposta: i 90 nuovi operatori si occuperanno esclusivamente di questa attività distribuendo così in modo più efficiente le chiamate alle centrali operative dei singoli servizi. Le quali, grazie al filtro delle telefonate improprie, multiple o fatte per errore eseguito dalle CUR, riceveranno un numero considerevole di chiamate in meno, con una riduzione stimata del 40%, potendo concentrarsi su quelle di effettiva emergenza.

Le CUR, inoltre, potranno interfacciarsi con canali di comunicazione alternativi alla chiamata telefonica, attraverso l’utilizzo dell’app “Where are you”, scelta come applicazione di riferimento nazionale dedicata al NUE 112 e messa a disposizione dal ministero dell’Interno tramite un accordo con l’Azienda regionale per l’emergenza Urgenza della Regione Lombardia, che, tra le altre funzioni, rende più facile l’accesso alle persone con difficoltà di comunicazione vocale.

Le Centrali Uniche di Risposta

Le sedi delle due CUR di Bologna e Parma sono state costruite appositamente, grazie a un finanziamento della Regione di oltre 7 milioni di euro, e sono state realizzate con criteri antisismici; sono dotate di una sala per la gestione delle maxi-emergenze e di spazi idonei ad ospitare tecnologie, uffici e servizi, tra cui video-wall informativi per il controllo dell’evoluzione del quadro emergenziale. Ogni CUR prevede 24 postazioni di lavoro, più 8 di riserva, sulle quali si alterneranno in più turni un totale d90 operatori tecnici.

Gli operatori delle CUR garantiscono una prima risposta a tutte le chiamate di soccorso, che vengono classificate per tipo di emergenza e inoltrate, assieme ad una scheda contenente le informazioni anagrafiche e di localizzazione dell’utente, alle centrali operative competenti per funzione e territorio, le quali procederanno all’eventuale invio delle unità di intervento sul posto

Il tempo di risposta alla chiamata si attesta di norma entro i 10 secondi, pari a due squilli telefonici.




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

FORLI’: Alla Fabbrica delle Candele presentate le novità del biennio 2025-2026 | FOTO

Un grande evento con giovani talenti sul palco e l'Assessore Paola Casara che ha esposto linee guida e novità per il biennio 2025-2026. Ha riscosso un successo straordinario l'evento "La Forlì di domani è oggi", tenutosi venerdì pomeriggio presso la Fabbrica delle Candele. L'incontro, che ha avuto come primo obiettivo quello di esplorare il ruolo cruciale della Fabbrica come incubatore di talenti e punto di riferimento per la creatività giovanile, ha visto una partecipazione calorosa e numerosa di studenti, giovani, associazioni, artisti, amministratori e cittadini, tutti uniti dalla voglia di costruire il futuro culturale e creativo della città. La prima parte della serata è stata animata dalla partecipazione di talentuosi giovani artisti come la band Margine, Grè, e il musicista Marco Marchini, che hanno raccontato la loro storia e si sono esibiti dal vivo, confermando il valore della Fabbrica come palcoscenico per il talento emergente. A seguire, l'Assessore Paola Casara ha illustrato le linee guida per il biennio 2025-2026, delineando una visione di crescita e sviluppo per i giovani artisti di Forlì e il ruolo centrale della Fabbrica delle Candele. “In questi anni - ha dichiarato sul palco l’assessore Casara - abbiamo creato tante occasioni per i ragazzi di Forlì, dando spazio e voce a tutti, e rafforzato la vocazione della Fabbrica delle Candele come vero e proprio cuore pulsante della creatività giovanile, un modello di riferimento per tanti altri comuni e istituzioni del territorio. Nei prossimi mesi ci attendono ulteriori novità. A partire dalla creazione di nuovi spazi, come la nuova sala prove e una sala web studio dedicata alla creatività digitale e alle diverse forme di comunicazione. Poi avvieremo corsi guidati sui temi della musica, del teatro e della comunicazione, per continuare a sviluppare competenze e talenti. Punteremo moltissimo anche su due linee di avvisi pubblici, la nuova edizione del Bando Politiche Giovanili Fabbrica 2.0, con l'obiettivo di sostenere lo sviluppo culturale della città e il Progetto "Giovani in azione a Forlì" (Geco 13), per il finanziamento di azioni radicate sul territorio, incentrate su inclusione sociale e sviluppo sostenibile. A breve sarà pubblicato anche l'avviso di coprogettazione per enti di terzo settore per la gestione dei centri di aggregazione giovanile, spazi e attività a disposizione di adolescenti e giovani dislocati nella città. Questo bando completa il sistema dell'extrascuola già avviato alla fine del 2024. C’è tanta energia dietro la Fabbrica - ha concluso la Casara - ci sono le persone, la volontà di fare squadra e, soprattutto, la voglia di stare insieme e diffondere buone pratiche”.  La serata si è conclusa in grande stile con il concerto del Marco Marchini Trio, che ha animato la Sala Teatro, regalando emozioni uniche ai presenti. L'evento, realizzato in collaborazione con l’Associazione daidejazz e patrocinato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Forlì, ha dimostrato come la Fabbrica delle Candele sia un motore fondamentale per la crescita culturale della città, confermando ancora una volta il suo ruolo di fulcro per la creatività e l'aggregazione giovanile.