30 NOVEMBRE 2024

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30 NOVEMBRE 2024 - 09:13


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EMILIA-ROMAGNA: Hiv, diagnosi in calo ma ancora molti casi tardivi

In Emilia-Romagna, tra il 2006 e il 2023, le nuove diagnosi di infezione da HIV tra i residenti sono diminuite del 40% passando da 368 a 220 casi annui. Questo dato è stato reso noto dalla Regione in occasione della Giornata mondiale contro l’AIDS che si celebra questa domenica. Nonostante i progressi, resta critico il dato relativo alle diagnosi tardive, che nel 2022 hanno rappresentato il 56% dei nuovi casi. Ciò significa che oltre la metà dei pazienti ha scoperto di essere sieropositiva quando il virus aveva già compromesso significativamente il sistema immunitario.

Per il 2024 la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con il Servizio sanitario regionale e associazioni come HelpAids, Arcigay, Gruppo Trans APS e Plus Odv, rilancia la campagna informativa ‘Il lato positivo’. L’obiettivo è diffondere consapevolezza sul fatto che le persone in terapia con una soppressione virale stabile non trasmettono il virus. Si sottolinea inoltre l’importanza di effettuare il test, gratuito e anonimo, per diagnosticare tempestivamente l’infezione e accedere rapidamente alle cure.

"L’andamento positivo registrato negli ultimi anni dimostra che le campagne di prevenzione sono efficaci", ha dichiarato Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute. "Tuttavia, non possiamo abbassare la guardia: è fondamentale superare gli stereotipi e i pregiudizi legati all’HIV e continuare a sensibilizzare sull’importanza della diagnosi precoce".

Tra i casi tardivi, molti presentano già la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) o un livello di linfociti CD4 inferiore a 350 cellule per millimetro cubo, ben al di sotto della soglia considerata normale per un sistema immunitario sano, che varia tra 500 e 1.200 cellule/mm³.




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