13 NOVEMBRE 2024

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13 NOVEMBRE 2024 - 19:30


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BOLOGNA: Alluvione, gruppo di residenti fa esposto contro sindaco

Un gruppo di residenti della zona di via Zoccoli, dove nella notte tra il 19 e il 20 ottobre a Bologna è 'esploso' il torrente Ravone, inondando le strade circostanti, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica, chiedendo di valutare le responsabilità in capo al Comune di Bologna e al sindaco Matteo Lepore. Alla base dell'azione c'è la convinzione che almeno dal 2013 l'amministrazione era a conoscenza del rischio per l'incolumità pubblica rappresentato dal torrente, ma non ha fatto la necessaria manutenzione ordinaria, né ha adottato, nel tempo, misure di sicurezza per la cittadinanza. Nell'esposto ai pm si fa riferimento a studi e ricerche commissionati dal Comune stesso e in particolare ad una delibera del 2015 con cui venne adottato il piano di adattamento per mitigare i rischi idrogeologici dove si diceva che episodi come l'esondazione del Ravone non possono rientrare nella categoria delle 'calamità' o della 'fatalità non prevedibile'. E invece, nonostante l'alluvione di maggio 2023 e neppure dopo il 19 ottobre il Comune, sostengono i cittadini, si sarebbe preoccupato di intervenire con urgenza per tutelare l'incolumità pubblica e prevenire ulteriori danni a beni pubblici e privati. E così i residenti prima hanno diffidato il Comune a intervenire "con la massima urgenza e senza ulteriori ed ingiustificabili inerzie" e, poi, hanno presentato l'esposto alla Procura.




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RAVENNA: Falsi vaccini covid, al via il processo per 98 persone

E' partito lunedì mattina al Tribunale di Ravenna il processo per 98 persone imputate di falso in concorso per vaccinazioni anti-covid19 ritenute fasulle ed eseguite al solo scopo di ottenere il green pass. Il principale accusato, il 67enne medico di base e ginecologo Mauro Passarini, originario di Bologna ma da tempo residente a Marina di Ravenna, in passato aveva già patteggiato due anni per falso legato appunto alle iniezioni fasulle; peculato per via della contestata appropriazione di fiale di vaccino Pfizer; ed evasione per avere parlato il 17 novembre 2021 a un giornalista uscendo di casa mentre si trovava ai domiciliari. La corruzione, contestatagli inizialmente e che avrebbe fatto lievitare la pena, era invece stata esclusa. Passarini era stato arrestato il 10 novembre 2021: dopo qualche giorno di cella, era andato ai domiciliari per infine tornare completamente libero. Le indagini, oltre a lui, avevano finito per tirare dentro 226 pazienti: tutti per falso in concorso. Nell'udienza preliminare del 3 maggio scorso, 24 erano stati condannati in abbreviato a pene comprese tra gli 8 e i 12 mesi; 17 erano stati prosciolti (per la precisione erano state pronunciate 11 assoluzioni in abbreviato e 6 non luogo a procedere nelle richieste di rinvio a giudizio). Quindi 98 erano stati appunto rinviati a giudizio. E infine gli altri avevano scelto di patteggiare pene tra i 5 mesi e i 6 mesi e 20 giorni che in molti casi erano state convertite in una sanzione pecuniaria tra 800 e 2.100 euro.