BOLOGNA: Alluvione, gruppo di residenti fa esposto contro sindaco
Un gruppo di residenti della zona di via Zoccoli, dove nella notte tra il 19 e il 20 ottobre a Bologna è 'esploso' il torrente Ravone, inondando le strade circostanti, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica, chiedendo di valutare le responsabilità in capo al Comune di Bologna e al sindaco Matteo Lepore. Alla base dell'azione c'è la convinzione che almeno dal 2013 l'amministrazione era a conoscenza del rischio per l'incolumità pubblica rappresentato dal torrente, ma non ha fatto la necessaria manutenzione ordinaria, né ha adottato, nel tempo, misure di sicurezza per la cittadinanza. Nell'esposto ai pm si fa riferimento a studi e ricerche commissionati dal Comune stesso e in particolare ad una delibera del 2015 con cui venne adottato il piano di adattamento per mitigare i rischi idrogeologici dove si diceva che episodi come l'esondazione del Ravone non possono rientrare nella categoria delle 'calamità' o della 'fatalità non prevedibile'. E invece, nonostante l'alluvione di maggio 2023 e neppure dopo il 19 ottobre il Comune, sostengono i cittadini, si sarebbe preoccupato di intervenire con urgenza per tutelare l'incolumità pubblica e prevenire ulteriori danni a beni pubblici e privati. E così i residenti prima hanno diffidato il Comune a intervenire "con la massima urgenza e senza ulteriori ed ingiustificabili inerzie" e, poi, hanno presentato l'esposto alla Procura.
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