12 NOVEMBRE 2024

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12 NOVEMBRE 2024 - 10:13


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RAVENNA: Acciona e Rmc per l'opera a difesa del terminal Gnl

Il gruppo spagnolo Acciona costruirà in consorzio con la italiana Rcm Costruzioni una diga foranea per proteggere il rigassificatore di Ravenna. L'opera, per la quale è stato stanziato un budget di 216 milioni di euro, consiste in una banchina verticale in cemento armato, con una lunghezza di 880 metri e una larghezza di 22 metri. Il progetto sarà interamente finanziato dall'Autorità portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale, con fondi concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti. Il completamente della barriera che proteggerà il terminal di rigassificazione - situata a 8,5 chilometri dalla costa di Punta Marina, a sud del porto di Ravenna - è previsto in un termine di 24 mesi. "Questo risultato premia il nostro impegno per portare in Italia la competenza e le tecnologie di un gruppo di livello internazionale: non a caso il nostro progetto ha ricevuto il massimo punteggio tecnico", ha commentato Luigi Patìmo, country manager di Acciona in Italia.




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EMILIA-ROMAGNA: Consumo di suolo, la Regione difende la legge urbanistica, "Salvati 21mila ettari"

Una legge che sta dando risultati concreti e che ha garantito un taglio definitivo di 21.100 ettari di consumo di suolo sui 26.666 previsti nei Piani regolatori generali e nei Piani strutturali comunali.   Di questi oltre la metà, pari a 12.380 ettari, riguardano aree potenzialmente interessate da alluvioni di media e alta pericolosità, mentre altri 1.132 ettari di previsioni insediative sono stati stralciati in zone soggette a rischio di dissesto idrogeologico. Dopo la diffusione del Rapporto Ispra sul consumo di suolo 2023, la Regione difende l’efficacia della propria legge urbanistica. "Ciò che differisce è la metodologia di calcolo - si legge nel comunicato - Quella adottata dall’Istituto superiore di ricerca e protezione ambientale fa riferimento anche a suoli che sono stati trasformati in maniera reversibile come, ad esempio, quelli connessi all’apertura di cantieri per la realizzazione di infrastrutture, di reti energetiche, ovvero di impianti fotovoltaici. Nel caso dell’Emilia-Romagna questo territorio incide per il 70% sul totale di consumo di suolo indicato da Ispra"