18 SETTEMBRE 2023

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18 SETTEMBRE 2023 - 16:20


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BOLOGNA: Fondi europei, i progetti Pon Metro procedono spediti

Oltre 13 milioni e mezzo per l'efficientamento energetico di 12 strutture scolastiche, 600mila euro a testa per la rigenerazione della Fattoria Urbana del Pilastro e della Velostazione e più di mezzo milione per la riqualificazione del Treno della Barca. E poi ancora quasi 20 milioni per la transizione a led della pubblica illuminazione, 1,5 milione per il nuovo centro polifunzionale di via Populonia, circa 450mila euro il Liquid Lab di vicolo Bolognetti e 1,2 milione per la riqualificazione del Centro Sportivo Barca. Sono i questi i progetti bolognesi da ben 118 milioni di euro complessivi finanziati, e in gran parte già conclusi, dal Programma operativo nazionale per le città metropolitane, Pon Metro, 2014-2020. A fare il punto è l'assessora ai fondi europei, Anna Lisa Boni, proprio nel primo dei due giorni di incontri col comitato di sorveglianza dello stesso Pon, nel capoluogo, in attesa della conferma sui 146 milioni di euro per il prossimo settenato del programma. Per l'occasione, presentata anche la campagna di comunicazione #Bolognainprogress, proprio su questi progetti, e il portale crescebologna.it, dove invece trovano spazio anche le iniziative finanziate con Pnrr e fondo coesione sociale.




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ROMA: Critiche De Pascale su fondi alluvione, risponde il Ministero dell’Istruzione

Botta e risposta tra Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e presidente della provincia, e il governo sui fondi per la ricostruzione post alluvione. Dopo le critiche avanzate da de Pascale (https://www.teleromagna.it/it/politica/2023/9/23/ravenna-alluvione-parla-de-pascale-il-governo-rifiuta-l-incontro-coi-comuni), è arrivata una pronta risposta. Ecco il comunicato diffuso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: “Con riferimento alle odierne affermazioni del Sindaco di Ravenna, nel ribadire quanto già chiarito dal Ministero con il comunicato del 18 settembre 2023 riguardo alle risorse impiegate per dare copertura finanziaria agli interventi straordinari del Decreto Sud, occorre ribadire che tutte le richieste pervenute dalle scuole interessate dall’alluvione sono state interamente accolte. Deve, poi, aggiungersi che le risorse finanziarie impiegate per dare copertura al decreto legge Sud non sono classificate come spese di investimento e, pertanto, non hanno carattere pluriennale ed inoltre non hanno e non avrebbero avuto in alcun modo la possibilità di essere conservate in bilancio negli esercizi successivi a quello in corso. Ne consegue che le risorse in esame non possedevano le caratteristiche contabili per finanziare interventi di edilizia scolastica da parte degli enti locali. Gli stanziamenti di bilancio di cui si discute, riconducibili invece a spese di parte corrente, erano utilizzabili solo per spese da sostenere entro tempi molto ravvicinati, così come prontamente assicurato dal Ministero. Ed infatti si ribadisce che tali interventi, per espressa disposizione di legge, erano ammissibili entro la data del 31 agosto, in quanto normativamente vincolati alla fase della prima emergenza, nel cui ambito le istituzioni scolastiche hanno potuto agire anche avvalendosi di importanti semplificazioni procedurali. Ai fini del riparto del predetto Fondo, il Ministero ha acquisito il previo fabbisogno dalle istituzioni scolastiche interessate, dal quale è scaturito un quadro esigenziale complessivo pari a euro 10.174.736. Ne deriva che, soddisfatto interamente il fabbisogno espresso dalle scuole interessate dall’alluvione e spirato il termine del 31 agosto, la parte del fondo non utilizzata nell’ambito del predetto riparto, pari a euro 9.825.264, avrebbe costituito, laddove non diversamente impiegata entro l’anno, una economia non altrimenti utilizzabile e, dunque, destinata a perenzione. Si ribadisce, inoltre, che allo scopo di assicurare la massima tempestività degli interventi previsti dal decreto-legge, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato una procedura eccezionale e straordinaria volta a ottenere un’anticipazione di tesoreria da Banca d’Italia, che ha consentito, a partire già dal 20 giugno 2023 (quindi prima della conversione del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61 nella legge 31 luglio 2023, n. 100), di ricevere immediatamente le risorse finanziarie ad esse destinate per assicurare un sostegno immediato ed efficace”.