9 GIUGNO 2023

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9 GIUGNO 2023 - 11:08


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EMILIA-ROMAGNA: Turismo, potenziata l'offerta ferroviaria, 140 treni per Rimini

Mare, montagna, borghi, città d’arte. L’estate delle vacanze in Emilia-Romagna è garantita ed è già cominciata. Viverla in treno è una scelta sostenibile, comoda e sicura.

Nonostante gli eventi alluvionali che poche settimane fa hanno colpito duramente gran parte del territorio, l’Emilia-Romagna è più che pronta ad accogliere i turisti italiani e stranieri che scelgono di trascorrere qui le proprie vacanze. A ribadirlo è anche Trenitalia-Tper che conferma la nostra Regione come destinazione di punta nella nuova proposta estiva. 

Da domenica 11 giugno a domenica 10 settembre, infatti, tornano e raddoppiano i treni diretti che collegano Piemonte ed Emilia-Romagna, debuttano i nuovi regionali diretti Venezia-Cattolica, aumentano le corse tra Bologna e Rimini (Romagna line), riparte la coppia di convogli regionali fra Bergamo-Brescia e la costa romagnola (Orobica line) e viene confermato il potenziamento di tutti i servizi aggiuntivi proposti lo scorso anno, con 140 treni da e per Rimini. Potenziato anche il servizio delle Frecce (con fino a 34 fermate a Rimini18 a Riccione e quattro nuove a Cattolica) e 14 collegamenti Intercity con le spiagge della Romagna. 

“È anche così che dimostriamo la nostra capacità di rialzarci, a neanche un mese dalla terribile alluvione che ha colpito la nostra terra- sottolinea Corsini-. Il lavoro senza sosta di donne e uomini del sistema di protezione civile, delle forze dell’ordine, di sindaci e cittadini ci ha permesso di far partire una stagione estiva sicura e garantita. Parallelamente l’offerta sempre più potenziata di Trenitalia-Tper conferma il ruolo centrale che la nostra regione continua ad avere nei flussi di traffici legati al turismo estivo dall’Italia e dall’estero.  Perché l’Emilia-Romagna è più che pronta, sia dal punto di vista dell’accoglienza sia per quanto riguarda la mobilità. Scegliere di venire a visitare le nostre bellezze in treno resta quindi una scelta sicura, ecocompatibile e di qualità”.




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ROMA: Critiche De Pascale su fondi alluvione, risponde il Ministero dell’Istruzione

Botta e risposta tra Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e presidente della provincia, e il governo sui fondi per la ricostruzione post alluvione. Dopo le critiche avanzate da de Pascale (https://www.teleromagna.it/it/politica/2023/9/23/ravenna-alluvione-parla-de-pascale-il-governo-rifiuta-l-incontro-coi-comuni), è arrivata una pronta risposta. Ecco il comunicato diffuso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: “Con riferimento alle odierne affermazioni del Sindaco di Ravenna, nel ribadire quanto già chiarito dal Ministero con il comunicato del 18 settembre 2023 riguardo alle risorse impiegate per dare copertura finanziaria agli interventi straordinari del Decreto Sud, occorre ribadire che tutte le richieste pervenute dalle scuole interessate dall’alluvione sono state interamente accolte. Deve, poi, aggiungersi che le risorse finanziarie impiegate per dare copertura al decreto legge Sud non sono classificate come spese di investimento e, pertanto, non hanno carattere pluriennale ed inoltre non hanno e non avrebbero avuto in alcun modo la possibilità di essere conservate in bilancio negli esercizi successivi a quello in corso. Ne consegue che le risorse in esame non possedevano le caratteristiche contabili per finanziare interventi di edilizia scolastica da parte degli enti locali. Gli stanziamenti di bilancio di cui si discute, riconducibili invece a spese di parte corrente, erano utilizzabili solo per spese da sostenere entro tempi molto ravvicinati, così come prontamente assicurato dal Ministero. Ed infatti si ribadisce che tali interventi, per espressa disposizione di legge, erano ammissibili entro la data del 31 agosto, in quanto normativamente vincolati alla fase della prima emergenza, nel cui ambito le istituzioni scolastiche hanno potuto agire anche avvalendosi di importanti semplificazioni procedurali. Ai fini del riparto del predetto Fondo, il Ministero ha acquisito il previo fabbisogno dalle istituzioni scolastiche interessate, dal quale è scaturito un quadro esigenziale complessivo pari a euro 10.174.736. Ne deriva che, soddisfatto interamente il fabbisogno espresso dalle scuole interessate dall’alluvione e spirato il termine del 31 agosto, la parte del fondo non utilizzata nell’ambito del predetto riparto, pari a euro 9.825.264, avrebbe costituito, laddove non diversamente impiegata entro l’anno, una economia non altrimenti utilizzabile e, dunque, destinata a perenzione. Si ribadisce, inoltre, che allo scopo di assicurare la massima tempestività degli interventi previsti dal decreto-legge, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato una procedura eccezionale e straordinaria volta a ottenere un’anticipazione di tesoreria da Banca d’Italia, che ha consentito, a partire già dal 20 giugno 2023 (quindi prima della conversione del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61 nella legge 31 luglio 2023, n. 100), di ricevere immediatamente le risorse finanziarie ad esse destinate per assicurare un sostegno immediato ed efficace”.