EMILIA-ROMAGNA: Una carovana di Mediterranea Saving Humans da Bologna all'Ucraina | VIDEO
Una carovana umanitaria da Bologna all'Ucraina, per portare ai campi profughi di Leopoli beni di prima necessità, medicinali, sei generatori di corrente e un'ambulanza. E' la nuova missione di Mediterranea Saving Humans. Il mezzo sarà donato all'Ospedale Dyadkovichi, nei pressi della città di Rivne, che ospita il Centro per le cure palliative ed è stato acquistato grazie al sostegno dell'imprenditore e sostenitore dell'associazione, Renato Lideo. Saranno ben 22 i volontari emiliano-romagnoli che parteciperanno alla missione, portando in Ucraina circa sette tonnellate di aiuti raccolti e acquistati grazie alle donazioni ricevute. L'iniziativa è stata presentata in Comune a Bologna. Il sindaco Matteo Lepore si è collegato in video: “Dobbiamo continuare ad aiutare gli Ucraini promuovendo la mobilitazione della società civile – ha detto -: su questo Bologna c'è e ci sarà sempre”.
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BOLOGNA: Suicidio assistito, gip si riserva di decidere sull'archiviazione
Il gip di Bologna si è riservato di decidere sulla richiesta di archiviazione per il tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, e le attiviste dell'associazione Felicetta Maltese e Virginia Fiume. Erano stati indagati per istigazione o aiuto al suicidio per aver accompagnato, l'8 febbraio, a morire in Svizzera una donna di 89 anni, malata di Parkinson e in gravi condizioni. "Noi come legali ci siamo accodati alla richiesta di archiviazione avanzata dal procuratore e abbiamo sollevato questioni di legittimità costituzionale", spiega l'avvocata Filomena Gallo, segretaria nazionale dell'associazione Luca Coscioni. "Per noi l'aiuto che la signora Paola ha chiesto era aiuto legittimo - aggiunge - Se non fosse stata assistita dal personale competente che la seguiva, sarebbe morta" in condizioni di sofferenza terribili. "Abbiamo presentato una memoria descrivendo le condizioni della signora chiedendo che l'aiuto al suicidio non costituisca reato", precisa Gallo. "Davanti ad un discrimine derivante dal Parlamento" che non ha ancora legiferato sul tema del suicidio assistito "può intervenire la Consulta", conclude Gallo chiarendo che adesso "il giudice si è riservato: può accogliere la richiesta di archiviazione, rinviare a giudizio, chiedere un supplemento d'indagini o rinviare alla Corte Costituzionale, sollevando un giudizio di costituzionalità".
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