FERRARA: Sequestrate puntate di 'Striscia la notizia' su Star Italia
“Dopo un anno di gogna mediatica torna la luce su Star Italia: le svariate puntate diffamatorie trasmesse da “Striscia la notizia” avevano creato un alone oscuro attorno all’azienda e a tutte le persone che la compongono. La Procura della repubblica ha attuato una serie di provvedimenti, ripristinando la brand reputation dell'azienda e facendo tornare alla luce la vera essenza di Star Italia”. Lo dice all'AGI, Sara Cavallari, cfo di Star Italia, commentando il provvedimento del tribunale di Ferrara che, su richiesta della Procura, ha ordinato l’oscuramento, dal sito internet, di nove puntate della trasmissione Striscia la Notizia. Si tratta delle puntate nelle quali il programma di Canale 5 parlava dell’azienda edile Star Italia di Comacchio (Ferrara), accusandola di una lista di irregolarità. I provvedimenti - uno di giugno e uno di fine novembre - a firma del gip Carlo Negri, arrivano a seguito della richiesta del sostituto procuratore Ciro Alberto Savino, dopo che la società e i suoi legali rappresentanti hanno querelato per diffamazione aggravata sia Antonio Ricci, lo storico creatore della trasmissione, sia l’inviato Max Laudadio, autore dei servizi. Le puntate per le quali è stato disposto l’oscuramento sono quelle del 13,19,20 dicembre 2022; 20, 23, 24 gennaio e 10, 12 e 17 maggio di quest’anno. La società, assistita dall’avvocato Fabio Anselmo, fa sapere di aver citato per danni Rti spa, del gruppo Mediaset, per lʼammontare di 170 milioni di euro per danni allʼimmagine dellʼazienda. Nei servizi tv andati in onda tra dicembre 2022 e maggio 2023, Star Italia – riferisce l'azienda - veniva definita una “scatola vuota”, e il suo amministratore delegato Massimo Ennio “un soggetto fallito e gravemente indebitato”, e venivano avanzate altre accuse di truffa. Il servizio di “Striscia la Notizia” del 13 maggio 2023 “era già stato oscurato in autonomia dalla redazione dalla trasmissione stessa, senza bisogno che intervenisse lʼautorità”. Secondo quanto riporta il decreto di sequestro preventivo, si è trattato di “diffusione di informazioni non veritiere e non supportate da un adeguato esame giuridico e fiscale che ha finito per ledere la reputazione della ditta, essendo stato veicolato un messaggio dissuasivo dall'intrattenere rapporti con Star Italia”. La sentenza precisa che: “più in generale, ed indipendentemente dal vaglio di verità dei singoli fatti storici, anche alla luce delle concrete modalità di veicolazione delle informazioni, degli accostamenti suggestivi, della semiotica adottata, delle precise scelte narrative, emerge con inequivoca evidenza il fine di offrire al vasto pubblico che segue la trasmissione la rappresentazione di una gestione a dir poco 'opaca' dellʼattività svolta da Star Italia”. “Star Italia SpA è unʼazienda composta da persone serie ed oneste che si sono sempre impegnate dando il massimo nel loro lavoro – dice Sara Cavallari -. Il nostro operato, tuttavia, è stato messo a dura prova dalla campagna mediatica di Striscia la Notizia, che ha turbato il flusso del nostro lavoro e degli interventi necessari alla completa soddisfazione dei nostri clienti. Contiamo che i provvedimenti e il corso della giustizia ristabilisca la realtà dei fatti, non lasciando ombra di dubbio sulla nostra integrità”
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