29 OTTOBRE 2015

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29 OTTOBRE 2015 - 16:12


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FORLI': Terzo lotto tangenziale, arrivano i fondi

C'è anche il terzo lotto della tangenziale di Forlì tra le priorità della regione Emilia Romagna inserite nel programma infrastrutture strategiche. Con uno stanziamento di circa 60 milioni di euro si arriverà così al completamento della tangenziale di Forlì, concludendo finalmente un progetto che aveva visto la luce addirittura alcuni decenni fa.  Il programma infrastrutture strategiche messo a punto dalla regione prevede su tutto il territorio emiliano-romagnolo lavori per un totale di quasi 12 miliardi di euro. Il documento è stata approvata lunedì dalla giunta regionale ed ora sarà presentata al governo. Prioritari nel programma saranno gli interventi ferroviari, con la scelta di potenziare la rete e migliorare il servizio passeggeri. Riteniamo che questa proposta possa realizzare pienamente le indicazioni giunte dal ministero, ha commentato l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Raffaele Donini, con un investimento molto forte nel settore ferroviario e un riequilibrio evidente con la parte stradale. Passiamo quindi da un costo complessivo iniziale delle opere di 21,7 miliardi a meno di 12 miliardi, con una riduzione del 45%. Sul versante stradale importanti lavori sulla statale adriatica, la riqualificazione dell’E55 e dell’E45, e il completamento delle tangenziali di Forlì e Reggio Emilia. Nella consapevolezza che la scarsità di risorse impone un approccio pragmatico, concreto e di buon senso, che porti ad una rigorosa selezione, è il parere della regione Emilia-Romagna, occorre sostenere il potenziamento della modalità ferroviaria, la riduzione del congestionamento urbano e metropolitano (con il potenziamento delle reti metropolitane), il miglioramento della competitività del sistema portuale e interportuale, e della rete stradale, attraverso il completamento della rete stradale centrale, in particolare nelle aree maggiormente congestionate, e l’innalzamento del livello di sicurezza sulle grandi direttrici.




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BOLOGNA: Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame

Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini. Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov. Nel corso della protesta ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità. "Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto", ha detto Canestrini. In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.