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Thumbnail BOLOGNA: Ricostruzione post alluvione, incontro tra il commissario Figliuolo e la presidente Priolo

BOLOGNA: Ricostruzione post alluvione, incontro tra il commissario Figliuolo e la presidente Priolo

ATTUALITÀ - In un nuovo incontro di martedì mattina tra la struttura commissariale e la presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, il commissario alla ricostruzione in Emilia-Romagna, Francesco Paolo Figliuolo, ha annunciato l’emanazione di un’ordinanza che contiene due specifici documenti. Uno riguardante la pianificazione strategica, che approva il lavoro svolto sotto l’indirizzo tecnico-scientifico di AdbPo e in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, l’altro è l’approvazione delle priorità del Piano speciale stralcio con cui saranno finanziati interventi prioritari individuati da AdbPo e dalla Regione, nel limite delle risorse disponibili del Commissario, pari a 90 milioni di euro. All’incontro ha partecipato anche il presidente eletto, Michele de Pascale. Attraverso un ulteriore provvedimento di circa 50 milioni di euro, è prevista la ricostruzione di infrastrutture prioritarie come il Ponte della Motta tra Budrio e Molinella (Bo), il Ponte delle Grazie a Faenza (Ra) e la demolizione del Ponte della Pungella a Traversara di Bagnacavallo. Inoltre, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana (RFI), effettuerà valutazioni su interventi di miglioramento idraulico per il Ponte del Boncellino a Bagnacavallo (Ra) e la ricostruzione del ponte di Sant'Agata, definendo una possibile cornice di finanziamento negli atti di programmazione ministeriale. La struttura commissariale ha, inoltre, avviato un tavolo tecnico con la Regione e il Segretariato regionale del Ministero della Cultura per elaborare un primo piano di interventi urgenti sul patrimonio pubblico tutelato. L’obiettivo è stabilire una scala di priorità e verificare le schede dei danni elaborate dal Segretariato regionale del Ministero della Cultura, a seguito degli eventi alluvionali del maggio 2023. Il Piano speciale stralcio è una selezione di opere definite prioritarie, ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico, e condivise con enti locali e territori, che nel complesso richiederà una programmazione pluriennale di risorse pari a circa 877 milioni di euro. Il Commissario ha sottolineato come l’attuazione del Piano speciale stralcio debba avvenire entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili in contabilità speciale, con un’attuazione graduale attraverso successivi provvedimenti commissariali. Il tutto sentiti i pareri dei Ministeri coinvolti, tra cui MEF, MASE, il Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, nonché il Dipartimento Casa Italia.

Thumbnail EMILIA-ROMAGNA: Proliferazione del granchio blu, dalla Regione 1 milione di euro

EMILIA-ROMAGNA: Proliferazione del granchio blu, dalla Regione 1 milione di euro

Un ulteriore sostegno alle imprese di pesca e acquacoltura colpite dalla proliferazione del granchio blu, il crostaceo invasivo che ha messo in crisi il settore in Emilia-Romagna. La Regione ha emesso l’ordine di pagamento per un milione di euro per il rimborso delle operazioni di smaltimento del granchio blu, destinato al consorzio Con.Uno che ha gestito, per conto delle imprese di pesca di Goro e Comacchio tra gennaio e settembre 2024, la raccolta e il trasporto dei crostacei non commercializzabili e destinati allo smaltimento. Il Consorzio Con. Uno che rappresenta le imprese di pesca e acquacoltura delle marinerie di Goro e Comacchio ha provveduto alla raccolta e alla conduzione alle discariche per tutte le aziende dell’area che si sono occupate del trasporto da mare a terra nel periodo compreso fra gennaio e settembre 2024. Il quantitativo smaltito è stato di circa 700 tonnellate con un rimborso pari a 1,50 euro per chilogrammo di prodotto. Una cifra in cui forfettariamente sono ricompresi i costi sostenuti per il trasporto, la movimentazione, a terra e in mare, degli esemplari di granchio, gli oneri e i costi sostenuti per lo smaltimento in discarica o in centri autorizzati, nonché i costi amministrativi per la gestione e l’organizzazione delle operazioni. “Abbiamo pagato i contributi per lo smaltimento del granchio blu non commercializzabile, un ulteriore costo che grava su imprese già in difficoltà per le mancate produzioni di vongole per sostenere il loro reddito - affermano gli assessori Alessio Mammi, Agricoltura e Pesca, e Paolo Calvano, Bilancio-. I dati del calo di produzione nella sacca di Goro e nei canali adduttori di Comacchio sono drammatici: siamo al lavoro senza sosta per mettere in campo contromisure adeguate, ma la situazione è grave". "Dunque- chiudono Mammi e Calvano- con questo provvedimento proviamo a garantire risorse alle imprese di pesca e acquacoltura, consapevoli che per contrastare un’emergenza di tale portata non è sufficiente l’intervento di un singolo territorio: è indispensabile una strategia comune di livello nazionale con strumenti straordinari per intervenire in quella che è una vera e propria emergenza economica e sociale”. Nel 2023 la Regione aveva ha già messo a disposizione delle imprese contributi per un milione di euro. L’aiuto regionale per il 2024 in ordine di pagamento in questi giorni è stato inserito a bilancio e comunicato alla Commissione Europea come aiuto di Stato in esenzione, rappresentando un passo concreto verso il sostegno alle attività locali.

Thumbnail CESENATICO: La migrazione delle anguille seguita col Gps | VIDEO

CESENATICO: La migrazione delle anguille seguita col Gps | VIDEO

Tra le specie animali a rischio estinzione ce n'è una che riguarda in modo particolare l'Alto Adriatico: l'anguilla. Negli anni Sessanta nelle valli di Comacchio se ne pescavano circa 300 quintali all'anno, adesso 30. Da anni la sede di Cesenatico del Dipartimento di scienze mediche veterinarie dell'Università di Bologna è inserita nel progetto europeo Lifeel che si propone di evitare l'estinzione dell'anguilla. Gli studi per cercare di riprodurla in cattività fanno piccoli passi in avanti un anno dopo l'altro, ma non hanno ancora raggiunto l'obbiettivo. La riproduzione dell'anguilla, infatti, è molto avventurosa: raggiunta la maturità, le anguille partono dall'Adriatico, percorrono il Mediterraneo verso ovest, attraversano l'Oceano Atlantico e raggiungono il Mar dei Sargassi, in Centro America, dove emettono milioni di uova che vengono fecondate dai maschi che hanno viaggiato con loro, e infine muoiono. Le minuscole anguille nate da poco riprendono la strada verso l'Europa seguendo la corrente del golfo, e tre anni dopo arrivano da dove erano partiti i genitori.  Per studiare la migrazione delle anguille il gruppo di ricerca universitario di Cesenatico, guidato dal professor Oliviero Mordenti, ha stretto una collaborazione con l'Agenzia per l'Ambiente e l'Istituto di Zoologia del Regno Unito che hanno inviato a Cesenatico due studiosi. Nei giorni scorsi sono stati impiantati dei pop up sul dorso di una ventina di anguille adulte che sono state rimesse in mare a circa un miglio dalla costa con la collaborazione della Capitaneria di Porto che ha messo a disposizione una motovedetta e un gommone d'appoggio. I pop up, che non disturbano il nuoto dell'anguilla, raccoglieranno una gran mole di dati, si sganceranno fra un anno e dopo essere emersi trasmetteranno via satellite i dati raccolti.


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